Aeroporto Lamezia: Barbanti (AL), d’accordo con sindaco Mascaro..ma

rp_barbanti-sacal-16-300x194.jpgLamezia Terme – “Il campanilismo, humus fertile per chi voglia fomentare strategie di conquista basate sul divide et impera, è senza dubbio una delle cause dell’arretratezza della nostra regione. Ciò che deve contare sono le motivazioni e le finalità delle “battaglie” politiche, la qualità delle persone, le competenze, il merito. Non posso quindi non essere d’accordo con il Sindaco Mascaro quando dice che per il presidente della Sacal non bisogna “guardare solo al luogo di nascita, ma alle competenze”. Lo afferma in una nota l’onorevole Sebastiano Barbanti(Alternativa Libera), per il quale “c’è però un “ma”: quando, infatti, il maggiore azionista della società (con quasi il 21%) propone di realizzare “un azionariato popolare per un fondo destinato per trovare il milione di euro per rimanere con le stesse quote” (ovvero una colletta che costerà circa 15 euro ad ognuno dei 70.000 abitanti di Lamezia) non si tratta di chiamare in causa il campanilismo bensì un’esigenza ed un’opportunità di rappresentanza da parte di chi ha contribuito due volte alla capitalizzazione (una volta con le tasse ed un’altra con la “colletta”) e per nulla ha visto sinora riconosciuto il proprio ruolo”.
Ruolo primario, spiega Barbanti che “gli è stato anche fortemente sottratto con la scellerata introduzione, evidentemente facilitata dalla politica (ancora una volta!!), del voto capitario a cui ora si tenta,giustamente ma tardivamente e forse utopisticamente, di rimediare. Ruolo primario – aggiunge – che, tra l’altro, anche il Sindaco riconosce (“Lamezia deve contare”) ma che subordina all’operato (anzi, all’immobilismo) nel CdA in questi anni”. E Barbanti si pone una domanda: “dobbiamo considerare queste parole come un cartellino giallo al rappresentante del comune di Lamezia nel CdA della Sacal anche alla luce del fatto che prima di indossare questo cappello, vestiva quello della Regione e quindi in un totale regime di continuità col passato?”
Quindi per il deputato di Alternativa Libera è “giusto il richiamo, fatto a più voci, per un ritorno alla progettualità, possibilmente lontana da giochi politici ed indirizzata ad un miglioramento dei servizi e delle strutture a favore degli utenti e dell’economia locale”. Progettualità che per Barbanti, “però continua a latitare”. E lo si vede, sostiene, “nei conti (sono noti i miei dubbi di natura sostanziale sulla salute dei conti delle Sacal) che non possono dipendere dai 9 milioni di euro che la Regione deve alla Sacal solo quando si prevedono tempi bui (“Nel 2015, purtroppo, il bilancio non riuscirà più a essere in sostanziale equilibrio e non senza una ragione”)”. Questo Barbanti rappresenta “altro ennesimo fallimento della politica”. Per il deputato è “giusto anche l’appello alla tutela per i lavoratori soprattutto in vista di un’ipotetica creazione di una Sacal Handling spa che sembra dare garanzie per i lavoratori a tempo indeterminato ma lascerebbe nell’aleatorietà totale quelli a tempo determinato creando non poche preoccupazioni e disagi in molte famiglie. Ed a tal proposito, “alla luce della tanto sbandierata trasparenza che la Sacal ha sempre vantato di mostrare”, per Barbanti, “sarebbe un gesto apprezzato, sebbene non dovuto, quello della pubblicazione dei testi, dei concorrenti e dei risultati dei bandi emanati come quello interno per la vigilanza che sembra sia stato tenuto pochi giorni fa”.
Insomma, a giudizio del deputato di Alternativa Libera, “quello che si sta vivendo ormai da qualche mese è una situazione di stallo in cui sembra che nessuno voglia assumersi la responsabilità di fare la classica prima mossa. Ma il tempo – conclude – scorre ed il mercato non aspetta nessuno”.