Lamezia: Gdf sequestra beni a “Buccacciellu”, killer cosca Giampà

sequestro-villa-gdf040316Lamezia Terme – Beni per un valore di circa 300mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza a Domenico Giampa’, 35 anni,  detto “buccacciellu”, esponente di rilievo, nonche’ killer della cosca Giampa’ di Lamezia Terme. Il provvedimento della magistratura eseguito dai finanzieri,e’ stato emesso dal tribunale di Catanzaro (giudice Valea) su conforme richiesta della procura distrettuale antimafia, articolata sulla base di un’informativa del gruppo della guardia di finanza di Lamezia Terme, al comando del tenete colonnello Fabio Bianco che è stata pienamente accolta dai magistrati della Dda che poi proposto la confisca dei beni riconducibili a Domenico Giampa’.
Le indagini del nucleo mobile della guardia di finanza, diretto dal brigadiere Vito Margiotta, avrebbero consentito di mettere ancora in luce la pericolosita’ sociale del predetto soggetto, la sua appartenenza alla sanguinaria organizzazione ‘ndranghetistica dei Giampa’ e la dedizione al compimento di gravi reati, dei cui proventi ha vissuto abitualmente, in modo agiato, per oltre quindici anni.
Il sequestro è stato operato sulla base di una indagini di polizia economico-finanziaria, istituzionalmente svolte dalla Guardia di Finanza, finalizzate ad aggredire i patrimoni illeciti conseguiti dagli appartenenti alla criminalità organizzata, mediante i sequestro-villa-gdf0403161proventi delle svariate attività criminali compiute negli scorsi anni. Ed in questa ottica operativa i finanzieri del nucleo mobile, dopo aver eseguito indagini di polizia giudiziaria finalizzate ad evidenziare gli aspetti criminali dell’organizzazione ‘ndranghetistica, hanno concentrato l’attenzione investigativa sui patrimoni degli appartenenti ai clan della ‘ndrangheta operanti nella piana lametina.
Gli sforzi investigativi hanno quindi condotto, fra gli altri, al presente sequestro, che ha avuto come oggetto una villa ubicata in città ed esattamente in contrada Scinà , risultata nella disponibilità concreta di Domenico Giampà, nonostante fosse formalmente intestata ad un suo congiunto.
I mirati accertamenti patrimoniali e reddituali delle fiamme gialle, condivisi dal procuratore della repubblica di Catanzaro, avrebbero dimostrato che i beni sequestrati per la confisca sono di valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dall’indiziato.
Cio’ avrebbe consentito alle “Fiamme gialle” di fornire alla magistratura un solido quadro indiziario per disporre il sequestro dei cespiti patrimoniali, che ha giudizio degli investigatori si sarebbero rivelati di origine illecita o ingiustificati nel possesso di Domenico Giampa’ indiziato di appartenere ad una cosca della ‘ndrangheta, il cui valore si attesta in oltre 300.000,00 euro.
L’operazione odierna rientra in un piu’ vasto dispositivo di contrasto alla criminalita’ organizzata, coordinato dal comandante provinciale della guardia di finanza di catanzaro, colonello  Davide Rametta, attraverso il quale si tende, oltre che ad accertare i vari gravi reati commessi, soprattutto a privare gli autori dei crimini di ogni provento illecito, indebitamente conseguito, molte volte, a prezzo di efferati delitti.