Lamezia: Gdf sequestra beni per 11 mln a Giuliano Caruso

conferenza-sequestri.lt08Lamezia Terme – E’ Giuliano Caruso, 43 anni, l’imprenditore di Lamezia Terme al quale sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di undici milioni di euro. A svelare il nome sono stati gli inquirenti nel corso di una conferenza stampa convocata per illustrare i particolari del ravvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme sulla base di una serie di attività investigative del Gruppo della Guardia di Finanza e finalizzate ad accertare le condotte illecite dell’indagato, “la cui notevole e rapida ascesa economica e finanziaria ha insospettito le “fiamme gialle”, poiche’ l’elevato tenore di vita mantenuto e le importanti e recenti acquisizioni immobiliari effettuate dallo stesso non trovavano riscontro adeguato nella redditività lecita dichiarata negli ultimi quindici anni”. Il provvedimento cautelare reale sequestro-carusoeseguito costituisce un ulteriore sviluppo, attuato questa volta sul piano patrimoniale dalla Guardia di Finanza, delle indagini di polizia giudiziaria che avevano già portato alla notifica, nei confronti del Caruso, di un avviso di garanzia e di conclusione delle indagini preliminari, avario titolo, per usura e altri illeciti connessi. In particolare, erano stati acquisiti elementi probatori sulla base dei quali la procura della repubblica di lamezia terme ha ravvisato, nei confronti dell’indagato, la sussistenza delle ipotesi di reato di usura ed esercizio abusivo del credito a danno di tre vittime, le quali, a fronte di prestiti in denaro erogati dall’indagato, avrebbero corrisposto a quest’ultimo interessi variabili dal 51,58% al 93,31% annuo. Nel corso delle indagini i finanzieri hanno concentrato l’attenzione verso il notevole patrimonio “sospetto, accumulato in breve tempo dall’imprenditore, per verificare se lo stesso rappresentasse il normale frutto dei redditi derivanti dalle attività aziendali svolte ovvero il provento derivante da attività illecite”.
Nel corso della conferenza stampa il capo della Procura, sequestro-caruso1Domenico Prestinenzi, il comandate Provinciale della Gauardia di Finanza, Colonnello Davide Rametta e il comandante del Gruppo delle Fiamme Gialle Lametine, hanno spiegato che, gli accertamenti patrimoniali e reddituali eseguiti hanno dimostrato che “i beni, per i quali l’autorità giudiziaria ha ora disposto il sequestro, sono di valore sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati dall’imprenditore”. L’operazione è stta definita con il nome in codice “Turpe Lucrum”.
Le indagini, durate circa un anno, hanno spiegato gli investigatori, “sono peraltro risultate particolarmente complesse, in quanto hanno riguardato, oltre alla posizione dell’indagato, anche quella del suo nucleo familiare, della sua famiglia d’origine, di altri soggetti collegati e di tredici aziende avviate dall’indagato sotto forma di società di persone, società di capitali e ditte individuali”.
Nel corso delle indagini,le fiamme gialle lametine hanno quindi sequestro-caruso2approfondito decine di migliaia di movimentazioni finanziarie effettuate su oltre cento conti correnti e depositi bancari ed hanno dovuto rapportare i flussi economici registrati in un periodo temporale di circa quindici anni con le dichiarazioni reddituali non solo dell’indagato, ma anche delle aziende e delle persone fisiche comunque collegate allo stesso imprenditore, nonche’ con la documentazione contabile delle società a lui riconducibili o partecipate di diritto o di fatto.
Inoltre, nel contesto, i finanzieri hanno dovuto ricostruire compiutamente una fitta rete di atti relativi a compravendite e trasferimenti di proprietà di terreni, fabbricati e quote societarie.
Nel corso delle investigazioni, è stata anche segnalata l’intestazione fittizia di alcuni beni riconducibili all’indagato ad un “prestanome”, il quale si è conseguentemente visto recapitare un avviso di garanzia per la violazione dell’art. 12 quinquiesdella legge 356/92, per intestazione fittizia di beni.
Dalle indagini, infatti, è emerso che questo soggetto, apparentemente “terzo”, ha avviato un’attività commerciale, sopportandone le ingenti spese, in un periodo in cui il medesimo non poteva avere affatto disponibilità finanziarie tali da poter compiere gli investimenti accertati e che le necessarie provviste, di fatto, erano state fornite dall’indagato principale.
Anche i beni fittiziamente intestati al prestanome, è stato spiegato, “sono ovviamente rientrati tra quelli per i quali è stato disposto ed eseguito il sequestro”. Il capo della Procura ha sottolineato come “le indagini dei finanzieri hanno comunque consentito di fornire alla magistratura adeguati elementi di prova per disporre il sequestro dei patrimoni rivelatisi di origine illecita o ingiustificati nel loro possesso, il cui valore si attesta in circa undicimilioni di euro”.

La misura ablatoria reale ha riguardato, nello specifico:
Quattro lussuose ville ubicate in lamezia terme e dintorni;
Un complesso alberghiero;
Due gioiellerie;
Un ristorante;
Sette ulteriori notevoli fabbricati(fra appartamenti e magazzini);
Tredici grossi appezzamenti di terreno, quasi tutti edificabili;
Tredici aziende, con tutto il loro patrimonio, di altrettante società operanti, fra l’altro, nel settore immobiliare e dell’edilizia;
Autovetture, anche di lusso;
Disponibilità finanziarie.

 

Aziende per le quali e’ stato disposto il sequestro dell’intero compendio aziendale

Giuliano Caruso Corporation s.r.l. (impresa edile);
Emmegis.n.c. (gestione di bar e locazione di immobili);
Eurosurgelati s.n.c. (Gestione di hotel e ristoranti e locazione immobili);
Cielle s.n.c.(Gestione di ristoranti e locazione immobili);
Giuliano Caruso s.r.l. (impresa edile);
D & G s.n.c. (società che gestisce 2 gioiellerie);
Aziende per le quali e’ stato disposto solo il sequestro delle quote societarie intestate a Caruso Giuliano

Maxibetsrl(società operante nel settore delle scommesse online);
C.C.C. Sas Di Manuela Califano& C. (bar);
Gipraf Sas di Pietro Mercuri & C.;
“Center Citys.r.l.”(società proprietaria dell’Indipendent state coffe’)
C. And B. di Giuliano Caruso & C. SAS(gestione di bar);