Lamezia: Mtl è necessario tenere “vivo” l’ospedale

protesta-mtl-ospedaleLamezia Terme – “L’abbiamo scritto la scorsa settimana di essere certi che i lametini non sarebbero mancati al corteo di protesta a difesa dell’ospedale Giovanni Paolo II per dimostrare, contrariamente a quello che spesso si racconta, che il nostro territorio non è mai capace di esprimere in modo completamente unitario la sua disapprovazione. I cittadini, con determinazione, hanno dimostrato di non voler per nulla subire apaticamente decisioni completamente ingiustificate attraverso una protesta assolutamente pacifica. Lamezia, senza alcun colore politico, ha urlato un chiarissimo “no all’emigrazione sanitaria”, incomprensibilmente stabilita del decreto Scura, firmato a totale danno della Piana”. Lo afferma in una nota il coordinamento cittadino MTL che condivide “completamente l’intervento del Sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, che con limpida fermezza ha difeso le esigenze di tutti i lametini e dei cittadini del Comprensorio. Esemplare, inoltre, è stata l’azione – si legge ancora nella nota – che in questi giorni ha condotto il Coordinamento Sanità Diciannove Marzo, che sempre ha accompagnato la sua quotidiana azione apolitica, difendendo gli interessi della collettività”. Per il coordinamento cittadino di Mtl “dinanzi la volontà dimostrata, fra le vie della Piana, dal popolo lametino vittima di un nuovo “saccheggio”, che coinvolge un territorio con ben 150.000 mila persone è realmente necessario tenere “vivo” l’ospedale Giovanni Paolo II”. Inoltre il coordinamento sostiene che “è totalmente fuori dal mondo soffocare una struttura ospedaliera caratterizzata da una vasta rete di collegamenti anche per via della sua posizione geografica, che pochissime località in tutto il Meridione possono vantare”.
A questo punto, “dopo l’ormai storica marcia a difesa dell’ospedale”, secondo Mtl, “ il Commissario Massimo Scura non può certo continuare a trascurare la volontà del popolo sovrano, che si è espresso in modo chiaro e civile. In questi giorni, con spirito unitario abbiamo messo a disposizione tutta la nostra organizzazione, per tutelare la salute dei lametini”.