Lamezia Terme – “Bisogna che la politica lametina si vesta di orgoglio e di forza e se il caso insieme ai propri cittadini scenda in piazza per dire basta a queste continue umiliazioni. Io non ci sto e sono pronto a continuare la mia battaglia con il mio movimento alla faccia dei partiti, se questi ultimi, anche quello a cui appartengo, non decidesse con forza di difendere Lamezia ed i lametini”. Lo afferma in un comunicato l’ex presidente de consiglio comunale di Lamezia Terme, e presidente di Lameziaenonsolo, Francesco Grandinetti, commentando la decisione del consiglio comunale di Catanzaro, che “all’unanimità dei presenti, ha deliberato una mozione con la quale si impegna il Sindaco “a contrastare con tutti i mezzi a disposizione, non ultimo il ricorso al Tar, contro tutti gli atti eventualmente emessi dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, tendenti a trasferire la sede naturale e istituzionale di Catanzaro, Capoluogo della Calabria, all’ex casa circondariale di Lamezia Terme….. chiedendo formalmente conto delle motivazioni che porterebbero il Provveditorato regionale a compiere un insensato scippo ai danni del Capoluogo della regione Calabria”.
Ed a tal proposito Grandinetti si domanda: “ma cosa dobbiamo ancora sopportare, noi lametini? Non solo la città giorno dopo giorno subisce da sempre batoste, ma si deve ingoiare, silente, che il consiglio comunale di Catanzaro parli di scippi a vantaggio di Lamezia”. Per Grandinetti “fanno bene i politici Catanzaresi a difendere il loro territorio con tutte le loro forze”, ma parlare “di scippi a favore della nostra città non si può proprio sentire!” Poi ricorda che “è da decenni che perdiamo postazioni istituzionali che sarebbero state meglio ubicate in una area centrale della Calabria facilmente raggiungibile: -L’università; – la Provincia quando si istituirono quelle di Crotone e di Vibo; -la Cittadella regionale; – e che dire delle risorse già stanziate per le metropolitane di superficie di Rende/Cosenza e Catanzaro rispetto al niente per Lamezia?”, Poi ricorda “l’annullamento della nostra ASL; ed oggi la sanità davanti alla quale si ignora la posizione baricentrica di Lamezia ed il suo Ospedale strutturalmente già adatto ad avere il Traumacenter parlando invece di centinaia di migliaia di euro da stanziare per costruire nuovi ospedali a Catanzaro! Alla faccia della nuova Area Vasta Catanzaro/Lamezia!” Quindi Grandinetti si pone un’altra domanda: “ma come può costruirsi una nuova area vasta tra queste due città se poi alla prima occasione in cui si “predilige” Lamezia a Catanzaro, come nel caso del provveditorato penitenziario, si grida allo scandalo?” Proseguendo nella sua analisi Grandinetti nel porre l’attenzione che lui ha “abbassato da un po’ il tiro sulle lotte che alcuni chiamavano di campanile tra Catanzaro e Lamezia, proprio per cercare di favorire il giusto dialogo tra le due città”, non manca di mettere in evidenza: “ma quando è troppo è troppo”. Ed ancora si domanda: “ma perché questa delibera del consiglio Comunale di Catanzaro non può essere vista come battaglia di Campanile? La nostra città – conclude – non va avanti, le famiglie sono sempre più povere, la disoccupazione aumenta e non vediamo alcuna possibilità di sviluppo. Appena nasce una piccola cosa come l’identificazione di Lamezia come centro regionale dove poter ubicare il Provveditorato penitenziario, subito la levata di scudi”. Quindi per Grandinetti “bisogna che la politica lametina si vesta di orgoglio e di forza e se il caso insieme ai propri cittadini scenda in piazza per dire basta a queste continue umiliazioni. Io non ci sto e sono pronto a continuare la mia battaglia con il mio movimento alla faccia dei partiti, se questi ultimi, anche quello a cui appartengo, non decidesse con forza di difendere Lamezia ed i lametini”.