Lamezia – Tanti i cittadini che si sono raccolti questa sera al Chiosco di San Domenico attorno al sindaco Mascaro e al suo staff, forse con l’aspettativa di “poterci vedere chiaro”, o meglio capirne le reali motivazioni che hanno portato di fatto allo scioglimento del Comune di Lamezia Terme: uno scioglimento percepito soprattutto come un attacco diretto all’immagine di tutta la città, una città che certamente è ferita, e ancora incredula, di fronte a questa vicenda che, in un certo senso, vuole “tapparle le ali”, quindi la crescita.
Molti gli sguardi di smarrimento, tanta l’attenzione e l’ascolto nella platea. Non era certo questa la notizia che tutta una cittadinanza si sarebbe aspettata nonostante oramai da tempo la Commissione stesse facendo le proprie, e legittime, indagini. Nell’attesa di leggere le relazioni con le motivazioni che hanno portato il Consiglio dei Ministri a decretare lo scioglimento del Consiglio Comunale rimane lo sgomento e il disorientamento di una intera città.
Certamente, soffermarsi ora su cosa debba intendersi per “infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso o similare”, o sulla procedura di scioglimento, in questo momento non riporterà l’armonia e la fiducia in città; vale piuttosto soffermarsi sulle conseguenze dello scioglimento ricadenti sui singoli cittadini e sull’orgoglio di essere lametini, calabresi, italiani.
Paola Gallo
Lamezia – Tanti i cittadini che si sono raccolti questa sera al Chiosco di San Domenico attorno al sindaco Mascaro e al suo staff, forse con l’aspettativa di “poterci vedere chiaro”, o meglio capirne le reali motivazioni che hanno portato di fatto allo scioglimento del Comune di Lamezia Terme: uno scioglimento percepito soprattutto come un attacco diretto all’immagine di tutta la città, una città che certamente è ferita, e ancora incredula, di fronte a questa vicenda che, in un certo senso, vuole “tapparle le ali”, quindi la crescita.
Nell’attesa di leggere le relazioni con le motivazioni che hanno portato il Consiglio dei Ministri a decretare lo scioglimento del Consiglio Comunale rimane lo sgomento e il disorientamento di una intera città.
