Omicidio Pagliuso: rinviato a giudizio presunto killer Marco Gallo

Lamezia Terme – Marco Gallo, il 33enne di Falerna accusato dell’omicidio dell’avvocato lametino Francesco Pagliuso, è stato rinviato a giudizio. Lo ha deciso, questa mattina il giudice dell’Udienza preliminare Pietro Carè, accogliendo la richiesta del pubblico ministero che aveva appunto chiesto il rinvio a giudizio.
Si sono costituiti parte civile i genitori dell’avvocato Pagliuso con l’Avvocato Salvatore Staiano, la sorella Angela con il marito e il figlio con l’Avvocato Nunzio Raimondi, la moglie con l’Avvocato Enzo Galeota, il piccolo figlio con l’Avvocato Pino Zofrea, la sorella Antonella con il marito e il figlio con l’Avvocato Aldo Ferraro, la camera penale di Lamezia Terme con l’Avvocato Gianfranco Agapito, il consiglio dell’ordine degli avvocati di Lamezia Terme con l’Avvocato Giancarlo Barbieri, il comune di Soveria Mannelli con l’Avvocato Pietro Agapito, il comune di Laemzia Terme con l’Avvocato Caterina Restuccia. La sorella Antonella come risarcimento ha chiesto un centesimo di euro in maniera irretrattabile avendo perso ella la parte migliore di se e non ritenendo ristorabile o valutabile economicamente la perdita.
La prima udienza del processo si terrà il 24 aprile.
Gallo che nell’operazione Reventinum gli fu anche contestata l’associazione mafiosa, da luglio 2017 è in carcere con l’accusa di essere il killer degli omicidi di Gregorio Mezzatesta – il dipendente delle Ferrovie della Calabria ucciso a Catanzaro la mattina del 24 giugno 2017 – e di Francesco Berlingieri, il fruttivendolo freddato dinanzi il suo negozio a Lamezia Terme nel gennaio dello stesso anno. Di recente è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere Luciano Scalise, ritenuto il mandante dell’omicidio dell’avvocato Pagliuso.
I carabinieri hanno lavorato per oltre un anno alla soluzione del caso che ha trovato diverse analogie con gli altri due omicidi per i quali Gallo si trova già in carcere, grazie ai quali si è arrivati a dare un volto ed un nome al “podista” in maglietta e calzoncini che si aggirava nelle sere precedenti all’omicidio Pagliuso in orari improbabili attorno alla villa di Pagliuso, e che da subito aveva colto l’attenzione dei carabinieri che hanno passato al setaccio migliaia di ore di immagini estrapolate dalle centinaia di videocamere di sorveglianza pubbliche e private sparse lungo il perimetro circostante l’abitazione del penalista.
E’ stata poi la telecamera di un bar di via Marconi (a circa 50 metri dall’abitazione dell’avvocato) a riprendere il podista che si aggirava nei pressi dell’abitazione dell’avvocato Pagliuso in orari inusuali (anche alle 2 di notte), fingendo di fare corsetta ed esercizi fisici, sia nelle sere del 7 e 8 agosto che la sera del delitto. In quelle stesse circostanze era presente anche l’autovettura di Gallo (una Bmw station wagon) ritenuto un killer insospettabile, e senza neanche una multa a suo carico.

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