Lamezia, appello delle commissioni consiliari per gli stagionali Sacal

Lamezia Terme – Si è tenuta negli scorsi giorni nella sala Napolitano del comune una riunione congiunta della VI e VII Commissioni consiliari con all’ordine del giorno le problematiche lavorative e reddituali degli stagionali dell’aeroporto di Lamezia Terme, acuite dalla crisi economica scaturita dall’emergenza sanitaria del coronavirus. Ai lavori delle Commissioni congiunte hanno partecipato, su espresso invito, ed in rappresentanza dei lavoratori, le sigle sindacali maggiormente rappresentative del settore trasporto, in particolare Costantino per la Filt Cgil, Giuseppe Di Cello per la Fit Cisl e Benedetto Cassala per la Uil, che hanno esposto la drammatica situazione lavorativa e reddituale di questi lavoratori e delle loro famiglie. Dalla viva voce dei sindacati è emerso che i ben 80 lavoratori stagionali aeroportuali, che sono tutti collocati solo nell’aeroporto lametino, che hanno contratto di durata semestrale e chiamati solitamente all’inizio della stagione estiva quando il numero dei viaggiatori in transito nello scalo lametino è elevato, a causa dell’emergenza scatenata dal coronavirus e col conseguente lockdown dell’economia e dei voli aerei, hanno visto sfumare la possibilità di essere contrattualizzati in questo anno 2020.
“Problematica ancora più grave – secondo i consiglieri comunali – è che, in questo periodo di non contrattualizzazione lavorativa, gli stagionali aeroportuali che da sempre, con spirito di abnegazione e forte attaccamento all’Azienda, si sono spesi per la salvaguardia anche degli aeroporti di Reggio e Crotone, sono rimasti completamente privi di ogni forma e tipo di ammortizzatore sociale e/o di sostegno al reddito con gravi ripercussioni circa la capacità di sostentamento delle loro famiglie. Non deve essere obliato, tra l’altro, come gli stagionali Sacal abbiano acquisito nel corso degli anni una elevata competenza professionale che non può assolutamente andare dispersa, alla luce del fatto che molti di loro lavorano da oltre 10 anni nell’azienda aeroportuale”. Dal dibattito è emersa la ferrea volontà di individuazione di ogni possibile soluzione alla problematica e, si è comunemente convenuto, “che i lavoratori hanno – a detta dei consiglieri – un sacrosanto diritto a percepire un sostegno economico e il diritto a non rimanere esclusi da ogni forma di tutela, a maggior ragione in questo periodo di emergenza, e che l’Ente che può farsene carico e finanziariamente potervi provvedere sia la Regione Calabria. Ma, si badi, non in qualità di socio pubblico della società Sacal S.p.A., bensì in qualità di maggiore Ente pubblico territoriale che ha certamente a cuore il benessere dei propri cittadini soprattutto ed in special modo quando quest’ultimi si trovano in evidente ed accertata difficoltà”. Il Consiglio comunale di Lamezia Terme, all’unanimità, si rivolge quindi alla governatrice Jole Santelli, ed ai competenti assessori, Fausto Orsomarso e Domenica Catalfamo, “che in questo periodo di emergenza economica e sanitaria hanno avuto il coraggio e la forza di dare un sostegno reddituale ai lavoratori stagionali appartenenti ad altri comparti economici, quale ad esempio quello del turismo, chiedendo, e con assoluta certezza di essere ascoltati, di avere anche in quest’occasione la forza e la sensibilità di dare una risposta ai lavoratori stagionali ubicati presso l’aeroporto di Lamezia Terme attraverso la predisposizione di una norma regionale che preveda l’utilizzo di un ammortizzatore sociale per un periodo di tempo della durata di 12 mesi, da aprile 2020 ad aprile 2021, o comunque rapportato alla durata dei contratti con i quali i lavoratori in questione erano stati contrattualizzati nell’anno precedente”.