L’esito delle Elezioni europee ci restituisce sicuramente un dato positivo

Lamezia Terme – “Da rappresentante del centrosinistra ed ex iscritta al partito democratico lametino, dopo essermi allontanata per non essermi più riconosciuta in dinamiche divisive ed autoreferenziali dei vari gruppi dirigenti che si sono avvicendati negli anni, non posso che rimanere delusa ed amareggiata per i risultati ottenuti .Il Partito Democratico su base regionale raggiunge un risicato 16%, quindi 8 punti percentuali in meno rispetto al 24% raggiunto dal PD nazionale, in Calabria non verrà eletto nemmeno 1 candidato. Il PD a Lamezia ha raggiunto un risicatissimo 14,9% dei voti complessivi, cioè 10 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale; non va oltre i 2663, in forte calo rispetto alle Comunali del 2019. Un dato indubbiamente fallimentare che d’altronde era prevedibile alla luce delle profonde spaccature che connotano il Partito Democratico lametino. Assistiamo a comunicati intrisi di accuse e livore tra i vari esponenti locali e regionali, accuse reciproche di inconcludenza e richieste di interventi dall’alto. Questi atteggiamenti sicuramente non fanno bene ad un partito che si candida a guidare la citta’ di Lamezia Terme tra poco più di 10 mesi, e creano sfiducia nell’elettorato di riferimento, che non si riconosce più in un partito e non si sente rappresentato da tali dinamiche.Per noi lametini e calabresi c’è poco da festeggiare, quindi. Credo urga un’attenta riflessione sul fallimento di queste elezioni e su quale futuro vogliamo dare a Lamezia e alla Calabria. Mi sento dunque tutta la responsabilità, nella mia qualità di Consigliera Comunale ed esponente del movimento Liberamente Progressista, guidato dal Consigliere Regionale Antonio Lo Schiavo, di dover stimolare una riflessione che porti tutte le forze del centrosinistra a fare sintesi, a lasciare da parte tutte le ambizioni personali, al fine di arrivare alle prossime elezioni comunali con un progetto condiviso, un candidato credibile da sottoporre agli elettori.Un’alternativa all’amministrazione Mascaro è possibile, ma solo se si inizia a lavorare tutti insieme sin da domain”. Lo dichiara Alessandra Cittadino.