Imu: Covello (Pd), istituire tavolo settore agricolo Calabria

Stefania Covello

Stefania Covello

Catanzaro, 18 mar. – Istituire presso il ministero dell’agricoltura un tavolo di confronto per il settore agricolo della Calabria, come chiesto anche dalle organizzazioni di categoria, per affrontare le questioni che riguardano il futuro di questo comparto strategico per questo territorio e per verificare la possibilita’ di introdurre elementi di flessibilita’, anche in termini fiscali ed evitare ulteriori penalizzazioni. Lo chiede la deputata Pd Stefania Covello, commissione Agricoltura, in un ordine del giorno dove si legge: “Il nuovo sistema di esenzione del Dl sull’Imu agricola e’ meno restrittivo rispetto alla versione iniziale grazie alle modiche apportante in sede di conversione in legge: si e’ passati dai 1.498 comuni prima esenti, agli attuali 3.546 considerati totalmente esenti; aumentati anche i comuni parzialmente esenti, pari a 655 unita’. Ulteriori esenzioni saranno dall’anno 2015 per i terreni di collina svantaggiata, ubicata in circa 1.600 comuni, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola, disponendo una detrazione di 200 euro dell’Imu dovuta. Queste misure hanno portato cosi’ a circa 5.500 il numero dei comuni che godono di esenzione relativamente all’imposta Imu agricola. Tuttavia – precisa Covello – tutto questo non e’ sufficiente e il mondo agricolo e’ attraversato da una stratificazione normativa che si e’ registrata nel corso degli anni ha reso profondamente inique e in alcuni casi vessatorie ai danni di alcuni settori del mondo agricolo. Spesso risultano penalizzati anche chi non ha reddito e che vive lontano dal possedimento perche’ magari emigrati e con terreni lasciati in eredita’ e improduttivi. A farla da padrone e’ l’incertezza normativa con applicazione di imposte legate anche a strutture che non sono abitazioni ma solo ricovero attrezzi costituendo un ulteriore aggravio per i proprietari. Occorre dunque – conclude Covello – una profonda revisione dell’impianto fiscale in materia di agricoltura in particolare per la Calabria e il Mezzogiorno”.