Fase 3: Rosato, per riattivare consumi governo sia più dinamico

Catanzaro  – “Siamo molto preoccupati per il futuro. La crisi economica oggi è la vera emergenza”. A dirlo è stato il vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, presidente di Italia Viva, in un collegamento facebook con i dirigenti del partito renziano della Calabria. “La preoccupazione – ha aggiunto Rosato – è che non riparta la nostra economia. Per chiudere le imprese è bastato un Dpcm del presidente del Consiglio, ma non è che con lo stesso atto si riaprono le attività: con lo steso atto si possono autorizzare le riaperture, ma poi a tirare su quella saracinesca devono essere i commercianti, gli esercenti, i lavoratori, i professionisti che fanno l’ossatura del sistema economico del paese e tirare su quella saracinesca in questi giorni vuole dire un atto di grande coraggio, perché tenerla aperta quella saracinesca è un costo e non un guadagno. Siamo ben lontani da una ripresa economica. Riattivare i consumi – ha sostenuto il presidente di Italia Viva – sarà un percorso complicato, un percorso che deve assolutamente impegnare il governo a fare la sua parte in maniera più dinamica e più decisa possibile”.

Secondo Rosato, “bisogna dare risposte a chi ancora ha bisogno di aiuto. Un tema grandissimo è quello delle banche, perchè la celerità risponde a una pratica di accedere ai 30mila euro garantiti dallo Stato con nostro emendamento è un elemento determinante, perchè per un’azienda che non incassa da settimane avere quella liquidità vuole dire la vita e morte, e non basta sospendere le tasse, perchè non ci sono solo le tasse da pagare. Abbiamo semplificato, abbiamo fatto un grande lavoro, adesso bisogna che le banche facciano la loro parte, e non dobbiamo chiedere alle banche di mettersi la mano sul cuore, ma pretendere che svolgano quel servizio pubblico che anche la Costituzione gli assegna e quindi devono concedere il credito perchè hanno una garanzia dello Stato al 100%. Io penso – ha quindi rilevato il vicepresidente della Camera – che la Banca d’Italia, ove ci siano banche che non rispettino gli indirizzi del governo, debba intervenire, perchè è un dovere per le banche dare credito. La seconda cosa: c’è chi è rimasto scoperto dalle misure assistenziali, di protezione che abbiamo stabilito, come la Cassa integrazione, il ristorno dei fatturati alle imprese, misure che ancora oggi arrivano con difficoltà. Racconto un fatto personale: ho quattro figli, e tre lavorano in tre aziende che hanno fatto accesso alla cassa integrazione. Sono uno dei miei figli l’altra settimana ha avuto la cassa integrazione, gli altri due ancora no. Con tutto il bene che posso volere al mio governo, che sostegno lealmente, non posso mettere la testa sotto la sabbia e dire che sulla cassa integrazione è tutto risolto”. Rosato, infine, ha evidenziato: “I primi tre decreti sono dei grandi cerotti, cerotti sulle ferite provocate dal lockdown. Adesso bisogna rilanciare, trovare misure che rilancino questo paese per questo insistiamo sulla sburocratizzazione, dopo tante settimane di quarantena per i cittadini mettiamo la burocrazia in quarantena per qualche settimana”.