Chiesa: venerdì cerimonia di dedicazione della nuova Chiesa Parrocchiale di Pellaro

Parrocchia Pellaro

Parrocchia Pellaro

Pellaro(Reggio Calabria) – Venerdì prossimo, alle ore 18, Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria-Bova, presiederà il rito di dedicazione della nuova Chiesa parrocchiale ‘Santa Maria del Lume’ in Pellaro di Reggio Calabria. L’edificio sacro (390 posti) è inserito in un complesso pastorale, non ancora ultimato, che doterà la comunità di 10 aule per la catechesi e le attività associative, spazi all’aperto, la canonica, oltre ad un auditorium “sala della comunità”. Esso è stato realizzato con i fondi dell’8xmille stanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana, che hanno coperto il 75% dei lavori e con fondi dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova, che ha acquistato il terreno nel 2004. Tali finanziamenti e fondi hanno reso possibile l’edificazione del complesso; ad essi si aggiungono gli altri contributi pervenuti dall’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, dalle sottoscrizioni dei singolo fedeli e dalle 400 famiglie che permettono di pagare le rate mensili del mutuo decennale acceso nel 2011 dalla Parrocchia.
La nuova Chiesa è stata voluta e sostenuta fortemente in questi vent’anni dai sacerdoti che si sono susseguiti alla guida della parrocchia: da mons. Antonino Iachino, che per primo ha verificato la necessità di un nuovo luogo di culto che potesse accogliere i tanti fedeli presenti sul territorio; da don Massimo Laficara, che negli anni 2000, dopo l’acquisto del terreno da parte della Diocesi, ha gestito la fase della progettazione definitiva; dall’attuale parroco don Antonino Sgrò, che con amorevole cura ha seguito la fase finale dell’esecuzione dei lavori, con particolare attenzione agli allestimenti.

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La comunità pellarese attende quest’opera dai primissimi anni 90’, quando l’architetto Diego Suraci elaborò la prima idea di progetto della nuova Chiesa. Il progetto esecutivo è stato poi eseguito, essendo venuto a mancare l’architetto Suraci, dallo Studio Tecnico Associato SDR (composto dalla Cons. Alessandra Suraci, dall’Arch. Antonino Claudio Diano e dal Geom. Ignazio G. Romanò) e dall’Ing. Giovanni Suraci.
Il progetto delle opere di Arte Sacra nasce dalla simbiosi tra differenti competenze, tutte afferenti a un unico ambito, quello dell’arte e dell’architettura applicati all’edificio sacro per eccellenza, la Chiesa. Esso è infatti il frutto della collaborazione tra i tecnici progettisti dell’involucro architettonico, l’artista specializzato in mosaici ed il confronto con la comunità parrocchiale.
Il complesso è costituito da un unico volume all’interno del quale si distinguono, per altezza e trattamento, il volume del corpo scala, quello dei locali parrocchiali con casa canonica, ed infine quello vero e proprio della Chiesa.
L’accesso alla Chiesa avviene attraverso un’ampia scalinata. Varcata la porta, il fedele si trova in una zona segnata da una copertura curvilinea collocata nelle tre campate corrispondenti alle tre porte principali d’ingresso. Questo spazio, delimitato anche dalla presenza dei pilastri, funge da filtro e introduce all’aula, caratterizzata da uno sviluppo verticale accentuato dall’andamento della copertura in legno.
L’edificio, che rappresenta un ideale slancio verso l’alto, così come testimonia l’intera struttura, ha nelle sue forme questo richiamo: dall’ingresso con altezza pari a circa 5,00 m si arriva agli 11,00 m circa dietro l’altare, il tutto accompagnato da quattro travi in legno centrali che salgono con il movimento tipico della tenda.
Vi è una doppia porta ideale: quella di ingresso e quella posta sopra l’altare (rappresentata dal mosaico con immagine mariana), in un movimento che racconta l’umano che riceve ed attraversa la vita, condivide lo spazio del tempo e della storia con altri fratelli e, mediante il camminare insieme, ascende verso la porta del cielo, simboleggiata da Maria.
Il corpo centrale dell’edificio è segnato dallo spazio assembleare in cui il popolo si ritrova pellegrino. Lo spazio è circondato dalle vetrate colorate e dalla parete in cui è posta l’immagine storica della Madonna del Lume e la Via Crucis.
Il tema iconografico della nuova Chiesa parrocchiale di ‘Santa Maria del Lume’ si fonda su due motivi: quello della devozione mariana e quello della luce.
Tali temi dominano l’aula attraverso il colore. Essi sono rappresentati all’interno dal mosaico e dalle vetrate decorate. Complementare a questo netto messaggio espresso con i colori e con la simbologia ad essi legata, sono l’umiltà, l’essenzialità ed il monocromatismo che segna invece gli spazi principali della celebrazione. Essi sono realizzati in travertino grezzo, alternato a travertino lucidato, caratterizzati da un trattamento decorativo lineare e semplice.
La prima pietra è stata stata collocata il 6 luglio 2009; i lavori sono stati invece consegnati alla ditta Impresa Costruzioni Geom. Paolo Foti il 29 giugno 2009.
Vi hanno lavorato oltre 30 tra operai e maestri d’arte con una media giornaliera di dieci persone in cantiere. L’area esterna è stata realizzata grazie anche alle imprese edili locali.
I lavori del costruendo complesso sono stati un segnale di speranza per la parrocchia di Pellaro e l’auspicio è che attorno alla nuova Chiesa si costituisca una comunità cristiana rinnovata nella fede, con un più vivo senso di appartenenza alla Chiesa Corpo Mistico di Cristo, capace di porre segni di accoglienza e di misericordia verso tutti, soprattutto verso i poveri, come chiede Papa Francesco.