Sanità: Sindaco di Motta chiede ripristino servizi domicilio ad anziani

Paolo-Lagana-13-05

Motta San Giovanni (RC) – Il Sindaco di Motta San Giovanni, Paolo Laganà, non ci sta con la decisione dell’ Azienda Provinciale di Reggio Calabria che interrompe il servizio di consegna a domicilio dei pannoloni e delle traverse per gli incontinenti, che secondo il sindaco “funzionava bene”. Ora invece, su decisione dell’ Azienda il servizio varrà solo per i residenti del distretto RC 2, per intenderci i malati con “incontinenza stabilizzata” di Reggio sud, Pellaro, Bocale, Sbarre, Ravagnese, Modena, Gallina, Bagaladi, Bova e Bova marina, Cardeto, Condofuri fino a Motta San Giovanni, Roccaforte ed altri Comuni. “Insomma – spiega Laganà- un comprensorio di oltre 100.000 abitanti e migliaia di pazienti, soprattutto anziani e tantissimi allettati, con questa grave patologia”. Il sindaco si lamenta anche della burocrazia che i pazienti dovranno affrontare, “farsi delegare dall’ammalato, portare un documento di identità, il tesserino sanitario , due prescrizioni, quella specialistica e quella del medico di famiglia, ed altre indicazioni di misura, quantità, tipologia, insomma un modello di burocrazia e un vero calvario per centinaia di pazienti costretti a riaccreditarsi direttamente a Reggio Calabria e non presso i presidi periferici”. Il sindaco ha contattato il fornitore dei pannoloni, un’azienda del cremonese operante nel settore e il direttore del distretto sanitario RC 2. “Un danno alle famiglie più umili, ai più bisognosi – continua il Sindaco Laganà- oltre che all’immagine di un sistema sanitario in profonda crisi. Ci auguriamo un ripensamento nel rispetto delle regole, certamente, ma che al tempo stesso non costringa i cittadini a doversi preoccupare anche di questi adempimenti, per così dire, in circostanze che potrebbero essere difficili e poco gestibili, come nel caso di disabili di tale gravità. E’ mio intendimento, così come fatto con successo in altri casi, portare la vicenda all’interno della conferenza dei sindaci della provincia il cui ruolo, così come stabilito nell’ultima seduta assembleare, non può limitarsi a semplici e banali valutazioni di principio sulla sanità, ma anche nell’attività di controllo gestionale e dei correttivi che si rendono necessari a garanzia della salute e dei diritti dei malati”.