Intimidazioni: lettere con minacce a Scalzo, reazioni

palazzo-campanella
Catanzaro – Sono innumerevoli gli attestati di solidarieta’ espressi in maniera bipartisan al presidente del Consiglio regionale, Antonio Scalzo, al quale sono state recapitate due lettere di minacce. Il Nuovo centro destra, attraverso il vice presidente del consiglio regionale, Pino Gentile, il coordinatore regionale e il coordinatore vicario di Ncd, senatori Antonio Gentile e Giovanni Bilardi, hanno condannato il gesto definendolo “deprecabile e sconcertante”: “Ci stringiamo intorno al presidente – aggiungono – che rappresenta la massima carica dell’assemblea legislativa, riaffermando i valori della tolleranza e del rispetto che devono vincolare chiunque”. Per il segretario-questore del Consiglio regionale, Giuseppe Neri, “le minacce contro Antonio Scalzo non riguardano solo la sua persona, ovviamente, ma investono a pieno titolo la massima istituzione elettiva della Calabria e ripropongono interamente il tema della sicurezza nella nostra regione, malgrado gli sforzi del Governo e delle sue articolazioni territoriali. Spettera’ certamente alla magistratura ed alle forze dell’ordine chiarire l’inquietante vicenda e porre in essere tutte quelle misure necessarie a salvaguardare la sicurezza del Presidente Scalzo e le condizioni di agibilita’ istituzionale della Regione. Alla politica – sottolinea Neri – tocca, invece, il compito di assumere tutti quegli atti necessari per riaffermare la volonta’ di cambiamento che il popolo calabrese ci ha demandato con il voto dello scorso novembre”. Dura la reazione anche da parte di Forza Italia, attraverso il capogruppo Alessandro Nicolo’: “Le gravi minacce suonano offesa alla massima istituzione calabrese. Il tentativo di chi anonimamente tenta di scardinare la vita democratica e civile di questa regione – ha aggiunto Nicolo’ – non puo’ che trovare dura e inflessibile condanna. E’ inaccettabile che forze oscure possano condizionare l’attivita’ dell’Assemblea legislativa calabrese e del suo Presidente, al quale va la solidarieta’ convinta mia personale e del gruppo consiliare di Forza Italia. Dinanzi a tali manifestazioni, rozze e violente, siamo tutti chiamati a costruire un forte processo identitario che tenga a distanza chiunque tenti di inquinare la vita politica calabrese”. Il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino ha voluto esprimere “solidarieta’” al presidente Tonino Scalzo: “Il processo di cambiamento avviato – ha dichiarato – non subira’ interruzioni o ripensamenti, e qualsiasi tentativo in questo senso, anche minaccioso e intimidatorio, non riuscira’ a minare in alcun modo il progetto politico e amministrativo per la Calabria”.

“Un nuovo percorso – ha aggiunto D’Agostino – e’ iniziato ed e’ irreversibile”. Il consigliere regionale Giuseppe Graziano, componente dell’Ufficio di Presidenza, ha affermato: “Rincresce prendere atto che in questa nostra regione la politica, a tutti i livelli, sia continuamente esposta a gesti deplorevoli”. Solidarieta’ e’ stata espressa anche dalla consigliere regionale Flora Sculco, anche a nome del movimento “Calabria in Rete”: “Sono sicura – sostiene Sculco – che il presidente Scalzo non si lascera’ intimorire e che, anzi, proseguira’ con l’impegno di sempre nell’attivita’ politica ed istituzionale”. Ferma condanna anche da parte del gruppo regionale del Pd, attraverso il capogruppo Sebi Romeo: “Il cambiamento che noi intendiamo realizzare in Calabria, attraverso il progetto politico di cui Mario Oliverio e’ il principale interprete, ha dei costi politici molto alti, ma spesso – afferma Romeo – provoca anche conseguenze sulla tranquillita’ umana di chi si trova a rappresentare ai massimi livelli, com’e’ nel caso di Tonino Scalzo, le Istituzioni regionali”. Conclude Romeo: “Nell’esprimere l’auspicio che i colpevoli delle deplorevoli lettere anonime al Presidente del Consiglio possano essere individuati, ribadiamo la nostra amicizia al presidente Scalzo che sosteniamo, incondizionatamente, nell’azione politica volta ad introdurre, nella vita dell’Assemblea regionale, innovazioni profonde e durature”. Il capogruppo del Cdl Francesco Cannizzaro ha affermato, anche nel nome del gruppo consiliare: “Atti di questo genere, al di la’ della loro gravita’, rappresentano certamente un momento di riflessione su quanto sia sempre piu’ difficile svolgere il ruolo di rappresentante delle Istituzioni”. Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha dichiarato: “Le gravi minacce di morte rivolte al presidente del consiglio regionale Tonino Scalzo e ad alcuni suoi congiunti rappresentano un segnale inquietante al quale e’ doveroso dare una risposta ferma. Al presidente Scalzo e alla sua famiglia rivolgo la mia sincera vicinanza e la solidarieta’ dell’Ente che rappresento. La Procura distrettuale di Reggio Calabria, che sta indagando sapra’ presto chiarezza sul preoccupante atto intimidatorio che arriva a soli due mesi dall’insediamento del consiglio regionale – ha detto ancora il presidente Bruno -. Viene spontaneo pensare che le minacce possano essere collegate alle prime importanti decisioni assunte da Scalzo nella sua veste di presidente della massima assemblea legislativa calabrese. Anche per questo invitiamo il presidente a continuare con il coraggio che lo contraddistingue nel percorso amministrativo intrapreso: la denuncia e il rafforzamento dell’impegno politico per la legalita’ saranno la giusta risposta questa subdola forma di offensiva criminale”.
Anche il gruppo consiliare regionale Ncd esprime sdegno e preoccupazioni per le minacce ricevute dal presidente Scalzo. “Siamo certi – affermano Giovanni Arruzzolo e Sinibaldo Esposito – che la magistratura sapra’ individuare gli autori di questi ignobili gesti. Al presidente Scalzo e alla sua famiglia la nostra vicinanza piu’ affettuosa”.
“In Calabria il coraggio delle idee e dell’impegno istituzionale hanno un alto prezzo. Spesso cio’ implica la perdita della propria serenita’ e l’affievolirsi della passione per l’azione politica o sociale”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori che aggiunge: “Proprio in questi frangenti occorre dimostrarsi coesi e determinati a sostenere la liberta’ come principio non negoziabile. E allora, le minacce subite dal Presidente dell’Assemblea regionale non possono lasciare indifferenti, meno che mai sfociare in rituali attestati di solidarieta’. Piuttosto, vanno prima di tutto censurati con fermezza e determinazione, nella certezza che le Forze dell’ordine sapranno fare luce su episodi cosi’ gravi. In secondo luogo – prosegue il consigliere – devono stimolare, senza riserve, il sorgere di iniziative che respingano ogni forma di violenza. Le minacce subite dal presidente Scalzo sono di una gravita’ inaudita, anche per il ruolo svolto nella piu’ alta espressione democratica regionale. Al presidente e alla sua famiglia si esprime, pertanto – conclude Giuseppe Mangialavori – affettuosa vicinanza umana e politica, sicuri che continuera’, senza alcuna remora, la sua attivita’ istituzionale con coerenza inappuntabile, piglio deciso e profondo senso di responsabilita’”.

“Desta inquietudine l’azione intimidatoria messa in atto contro la persona del presidente del Consiglio regionale della Calabria Antonio Scalzo al quale esprimo personale vicinanza e solidarieta’” Lo afferma in una nota il consigliere regionale Orlandino Greco (capogruppo “Oliverio Presidente”). “Il riprovevole gesto – sottolinea – aumenta il livello di preoccupazione perche’ consumato contro colui che rappresenta la massima istituzione elettiva della Calabria, qualificandosi come un vile tentativo di arrestare l’azione riformatrice e di rinnovamento inaugurata sin dall’esordio della legislatura. Sono certo – conclude Orlandino Greco – che il Presidente del Consiglio proseguira’ sul solco intrapreso con il rigore, l’equilibrio e il senso di responsabilita’ che tutti gli riconoscono”.
Da parte sua Giuseppe Giudiceandrea, presidente del gruppo “Democratici Progressisti esprime la sua “affettuosa vicinanza al presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo e alla sua famiglia” e sottolina “la gravita’ di un gesto che ripropone in tutta la sua evidenza il tema della sicurezza in Calabria e la difficolta’ di svolgere serenamente il ruolo di rappresentante delle Istituzioni e l’attivita’ di amministratore nella nostra regione. Sono certo – conclude Giuseppe Giudiceandrea – che questi gesti ignobili non scalfiranno in alcun modo il progetto per la Calabria e la volonta’ di rinnovamento dell’attuale classe politica dirigente”. Luigi De Rose, coordinatore regionale di FI giovani, esprime “piena e profonda vicinanza al Presidente del Consiglio regionale Scalzo per le minacce di morte ricevute quest’oggi. Rinnovando la solidarieta’ al presidente dell’assemblea calabrese , sono certo che il suo impegno per la nostra regione continuera’ immutato. La nostra e’ una regione difficile afflitta da tanti problemi e da giovani calabresi non possiamo che sognare una Calabria dove poter vivere senza paura e lavorare per lo sviluppo della nostra terra – conclude De Rose – al di fuori di logiche padronali e/o rendite di posizione”.

“Al presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo e alla sua famiglia rivolgo i sentimenti di vicinanza per un gesto che ripropone la questione sicurezza, nelle sue varie sfaccettature, tra quelle da tenere sempre nella giusta attenzione”. A dirlo e’ la presidente della Commissione regionale Pari Opportunita’ Giovanna Cusumano per le quali “le lettere anonime indirizzate al presidente rappresentano un chiaro segnale della presenza della criminalita’ che non indietreggia nella sua azione pervasiva”.
Giovanni Nucera insieme a Sel e a tutto il gruppo regionale de La Sinistra esprime solidarieta’ e vicinanza al Presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo e a tutta la sua famiglia, oggetto di missive anonime recanti minacce di morte per la sua stessa persona. “Si tratta di un evento inquietante – si legge in una nota – che mira a indebolire e intimidire la massima Istituzione calabrese, al quale dobbiamo rispondere con fermezza, anche a salvaguardia e tutela delle nostre Istituzioni democratiche e civili. Invitiamo il presidente Tonino Scalzo a continuare con coraggio nel suo percorso amministrativo intrapreso da soli due mesi, volto sin da subito a imprimere un cambiamento di rotta e innovazioni sostanziali nella vita dell’Assemblea regionale. Impegno di rinnovamento in cui non sara’ lasciato solo, soprattutto in un frangente cosi’ allarmante che ha colpito lui e la sua famiglia. Condanniamo, infine, qualunque forma intimidatoria il cui fine sia quello di condizionare con metodi barbari la serena prosecuzione dell’attivita’ della massima Assemblea legislativa calabrese. Esprimiamo medesime parole di condanna per ogni atto intimidatorio perpetrato ai danni di chiunque si batta per i valori di legalita’ e trasparenza in questa martoriata terra”.

Il presidente Maria Smorto ed i componenti Francesco Malara ed Alberto Porcelli del Collegio dei revisori dei Conti della Regione esprimono piena solidarieta’ al presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo per l’atto intimidatorio di cui e’ stato destinatario. Per il Collegio dei revisori “le lettere anonime indirizzate al presidente connotano indubbiamente la difficolta’ a svolgere il mandato istituzionale con quella serenita’ necessaria per assolvere ai complessi doveri legati al prestigioso ruolo di rappresentanza”.
Carmine Corigliano e Salvatore Luca’ a titolo personale e anche a nome di tutti gli organismi associativi di Confartigoianato imprese esprimono “solidarieta’ al Presidente del Consiglio Regionale, Tonino Scalzo, per l’atto intimidatorio subito. Ovviamente sono tutti preoccupati per l’escalation di queste intimidazioni che creano sconcerto e preoccupazione in tutta la popolazione. Corigliano e Luca’ invitano altresi’ l’amico Scalzo a continuare con piu’ determinazione nel suo percorso amministrativo e politico. Auspicano inoltre che la magistratura e le forze dell’ordine facciano piena luce sull’inquietante episodio, la democrazia non puo’ essere continuamente minata da questi comportamenti infidi che alimentano una depressione devastante in tutti i nostri corregionali. Confartigianato manifesta ogni disponibilita’ ad eventuali iniziative che possano servire a combattere questi fenomeni deprecabilissimi”.

Secondo Michele Mirabello, consigliere regionale del Pd, “le minacce ricevute dal Presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo rappresentano una grave offesa e una pagina molto inquietante per la Calabria intera. Il vile gesto ripropone, ancora una volta, il tema della difficolta’ di fare politica nella nostra regione, sono troppi gli amministratori e le istituzioni sotto tiro e ogni giorno ci ritroviamo a dover fronteggiare situazioni del genere. Sono sicuro che il Presidente Scalzo continuera’ il suo percorso con serenita’. A lui e alla sua famiglia va la mia piu’ totale vicinanza”.
Anche il consigliere regionale Nazzareno Salerno esprime solidarieta’ a Scalzo. “Occorre una profonda riflessione da parte delle Istituzioni – afferma – perche’ quando in una democrazia il Presidente del Consiglio regionale subisce un’azione intimidatoria cosi’ pesante bisogna agire con fermezza e senza perdere tempo. Allo stesso tempo bisogna aprire un serio dibattito sulla questione della sicurezza e proporre i piu’ idonei interventi. Mi auguro che su questo episodio sia fatta luce nel piu’ breve tempo possibile e che nei confronti dei responsabili siano intraprese le piu’ determinate misure. Al presidente Antonio Scalzo e alla sua famiglia – conclude Salerno – vanno la mia solidarieta’ e la mia vicinanza. Sono convinto che Scalzo sapra’ andare avanti senza farsi intimorire portando avanti con decisione le idee di liberta’ e di rinascita della Calabria”.