Catanzaro – Sara’ la Corte costituzionale a pronunciarsi prima che il Tar Calabria possa emettere una decisione nel merito del ricorso presentato da Wanda Ferro, candidata di Forza Italia alle ultime regionali e, dopo la vittoria di Mario Oliverio, rimasta fuori dal Consiglio Regionale nonostante abbia avuto il maggior numero di voti dopo le preferenze per l’attuale Governatore. I giudici amministrativi – che hanno anche respinto l’eccezione di difetto di giurisdizione presentata dalla Regione Calabria e dal consigliere regionale Ennio Morrone, il cui seggio e’ in discussione a seguito del ricorso della Ferro – hanno sospeso la propria decisione ed emesso un’ordinanza di rinvio alla Corte, avendo rilevato contraddizioni tra la legge elettorale e lo Statuto della Regione Calabria tali da richiedere la pronuncia del Giudice delle leggi. Non si conoscono ancora diffusamente le motivazioni del rinvio, ma con ogni probabilita’ alla base della decisione sta anche la questione sollevata dalla stessa ricorrente, che annunciando il suo ricorso al Tar parlo’ di un palese contrasto con la “legge costituzionale che vede nel candidato alla presidenza arrivato secondo il leader in consiglio regionale a tutela delle minoranze”. Si tratterebbe in sintesi di una lesione del principio di costituzionalita’ della norma con riferimento alla mancata proclamazione di Wanda Ferro tra i consiglieri regionali eletti, nonostante sia stata candidata alla presidenza e abbia, in tale veste, conseguito il miglior risultato tra i candidati presidente non eletti. Tempi lunghi, quindi, per conoscere l’esito vero e proprio del ricorso della Ferro contro la sua mancata proclamazione, con le conseguenze che cio’ potra’ avere sull’assetto del Consiglio regionale della Calabria.