Fisco: Calabria, inaugurato l’anno giudiziario tributario

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Catanzaro – “Il valore complessivo delle liti fiscali e’ in assoluto particolarmente rilevante. Infatti i ricorsi pervenuti nel 2014 alle Commissioni tributarie provinciali riguardano affari per 17 miliardi di euro, mentre quelli innanzi alle Commissioni regionali assommano a circa 13 miliardi. Se a questi si aggiungono i ricorsi pendenti che assommano a 33 miliardi di euro, non puo’ non riferirsi la particolare valenza del giudice tributario”. Lo ha detto il presidente facente funzioni della Commissione tributaria calabrese, Mario Spagnuolo, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario che si e’ svolta oggi a Catanzaro. Nella sua relazione, Spagnuolo ha sottolineato la mole di attivita’ della Commissione regionale e di quelle provinciali, con buoni risultati rispetto al recupero dell’arretrato. Si e’ passati, infatti, dai quasi novantamila ricorsi pendenti al 30 giugno del 2013, ai poco piu’ di ottantamila rilevati nello stesso periodo del 2014, con una percentuale pari al 12%. Nel bilancio delle attivita’, Spagnuolo ha aggiunto che gli appelli pendenti davanti alla Commissione regionale erano 14.728 alla fine di giugno del 2014, con 2.587 pervenuti nel periodo e 2.694 decisi. Catanzaro ha deciso 1.621 appelli dei 1.627 pervenuti con una pendenza residua pari a 3.790, mentre quella staccata di Reggio ne ha definiti 1.073 a fronte dei 960 pervenuti, con una pendenza di 10.896. Spagnuolo ha richiamato anche “l’elevatissima produttivita’ dei giudici tributari cosentini che ha fatto si’ che venissero decisi un numero di ricorsi piu’ che doppi rispetto a quelli pervenuti”. In un bilancio positivo per tutte le commissioni provinciali, solo Crotone e’ in controtendenza, dal momento che sono state assunte 499 decisioni con una pendenza che da 4.505 e’ salita a 4.838. Spagnuolo nella sua relazione ha ricordato anche “le temperie che stanno caratterizzando l’attuazione della delega fiscale e la riforma della magistratura tributaria”. A questo, si aggiunge la carenza d’organico, dal momento che “nei primi due mesi del 2013 sono stati immessi 82 magistrati, 15 nella commissione regionale e 67 in quelle provinciali. “Purtroppo in breve tempo – ha detto Spagnuolo – anche a seguito di numerose cessazioni dal servizio gli effetti positivi sono stati ridimensionati soprattutto per la Commissione regionale. E le prossime cessazioni aggraveranno la situazio