Catanzaro – Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, nella sua veste di presidente del Comitato delle Autonomie Locali della Calabria, e’ intervenuto nel dibattito aperto dagli ordini professionali sulla necessita’ di riprendere il confronto sulla Pianificazione Territoriale in Calabria. “Devo manifestare – afferma – un sentito apprezzamento nei confronti dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Catanzaro per avere iniziato un’attivita’ istituzionale di sensibilizzazione nei confronti della Regione Calabria finalizzata all’immediata ripresa delle tematiche legate alla gestione del territorio in termini di Pianificazione territoriale. Il dibattito in corso sui mass media sull’argomento – dice Abramo – ha evidenziato delle priorita’, come si evince dagli ottimi interventi degli architetti Carlo Nistico’ e Andrea Lonetti rispettivamente nelle funzioni di consigliere comunale e di Vice Presidente dell’Ordine degli Architetti di Catanzaro, che sono da me condivise non solo nelle mie funzioni di Presidente del Consiglio delle Autonomie Locali ma anche come Sindaco della Citta’ di Catanzaro. L’urgenza di intervenire immediatamente sulla legge urbanistica regionale, sul Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico e sulla tempistica delle procedure amministrative per l’acquisizione delle autorizzazioni concernenti la Valutazione di Impatto Ambientale ( V.I.A ) e Valutazione Ambientale Strategica ( V.A.S. ) e’ inconfutabilmente motivata – aggiunge – dai ritardi che si registrano nella gestione del territorio sotto il profilo urbanistico, pianificatorio e di tutela ambientale che sono si’ da addebitare, ahime’, in parte alla politica ma anche all’impalcatura normativa di riferimento partendo dalla matrice legislativa costituita dalla legge Urbanistica approvata nel 2002 ponendo come riferimento di base un modello di cultura urbanistica, gia’ allora superato, di natura eccessivamente vincolistica risalente agli anni ’80”. Secondo Abramo, “la dimostrazione dell’ inefficacia di tali normative e’ evidente dal fatto che pochi Comuni calabresi sono riusciti ad avviare una concreta rivisitazione dei propri strumenti urbanistici e comunque con tempistiche patologiche come per esempio il Comune di Reggio Calabria, Crotone e Lametia Terme che ormai sono gia’ agli otto anni dall’inizio del procedimento di formazione ed approvazione del P.S.C. e ancora, anche a causa della mancata approvazione del Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico, sono in uno stato di sospensione”. “Come presidente del CAL, ma anche come Sindaco della Citta’ capoluogo di regione che si trova pure nella fase di formazione del Piano Strutturale Comunale, – afferma – condividendo in pieno le preoccupazioni epresse dagli Ordini professionali degli Architietti e Ingegneri della Provincia di Catanzaro rappresentati dagli autorevoli presidenti Arch. Giuseppe Macri e Ing. Salvatore Sacca’, mi faro’ immediatamente promotore avendone competenza istituzionale di un incontro con i rappresentanti del governo regionale allo scopo di aprire un tavolo di concertazione per trovare in sinergia con tutti gli altri soggetti istituzionali del momdo economico, culturale e professionale che interagiscono sul territorio un percorso politico e amministrativo capace in breve di apportare le dovute modifiche innovative alle normative vigenti. L’Urbanistica e la Pianificazione sono, per gli Enti Pubblici Territoriali, – dice Abramo – l’essenza dell’ amministrazione efficiente ed efficace e rappresentano la vera intelligenza della buona politica. Detto questo sono sicuro che iniziera’ un percorso positivo che ci aiutera’ come amministratori pubblici a superare, con una buona gestione del territorio, le drammatiche questioni legate all’illegalita’, alla mancata tutela dell’ambiente, del paesaggio e delle risorse turistiche e al conseguente crollo dei livelli occupazionali che diventano essenziali e patologici specialmente in un momento drammatico dell’economia come quello attuale”.