Sanità: sindaci Reventino chiedono incontro con commissario Perri

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Soveria Mannelli – Il sindaco di Soveria Mannelli, Giuseppe Pascuzzi, in rappresentanza della rete dei ventiquattro sindaci del comprensorio del Reventino, in qualità di primo cittadino di Soveria Mannelli, Giuseppe Pascuzzi, rivolge gli auguri di buon lavoro al neo eletto commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri. “Si ripone – scrive il primo cittadino – una incondizionata fiducia nell’operato del commissario Perri, che saprà certamente considerare con la necessaria attenzione le istanze del territorio. La battaglia di civiltà che da anni si combatte su più fronti e da diverse prospettive, è fatta nell’esclusivo interesse dell’importante comprensorio montano ed a tutela dei circa 40mila residenti”. “Le decisioni che si assumono, – aggiunge – gli interventi che si decidono di fare, ad ogni livello istituzionale, sono sempre fatti nella piena consapevolezza della portata delle norme che disciplinano la delicata materia e partendo dallo sconvolgimento operato dal decreto Scopelliti che nell’ottobre 2010 ha operato la riconversione dell’ospedale di zona montana disagiata di Soveria Mannelli”. “Come Amministrazione comunale di Soveria Mannelli, – prosegue il comunicato – in rappresentanza della rete dei 24 Sindaci del Comprensorio del Reventino, auspichiamo fin da subito l’instaurazione di un serrato confronto istituzionale con l’organo commissariale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, nella persona di Giuseppe Perri, immediatamente dopo le imminenti festività pasquali, al fine di avere l’occasione di proporre nel migliore dei modi le istanze del territorio e per far sì che possa inaugurarsi una nuova fase di riorganizzazione e di riqualificazione del nosocomio cittadino, partendo dalle più stringenti questioni gestionali aziendali. In tale occasione si farà leva anche in direzione delle locali rappresentanze politiche, adeguatamente rappresentate dal presidente del Consiglio, Antonio Scalzo, che sappiamo già all’opera nella medesima direzione, affinché si facciano portavoce del territorio, e con esso – conclude – di tutte le aree svantaggiate e disagiate della regione Calabria, ai diversi livelli istituzionali”.