Sanità: Nicotera (UDC), decreto Scura viola la costituzione italiana

rp_nicotera-udc-06-10-300x199.jpgLamezia Terme – Anche il consigliere comunale dello scudo crociato, Giancarlo Nicotera (UDC), affida a facebook il suo grido di battaglia per richiamare la popolazione ad una rivlta di massa contro Scura e tutti coloro che lo sostengono. Il clima, in attesa della manifestazione cittadina in difesa dell’Ospedale “Giavanni Paolo II” di Lamezia Terme, entra sempre più nel vivo. La propesta del popolo lametino, contro il decreto n. 30 del 3 marzo 2016 voluto dal commissario Scura, è fissata per sabato 19 marzo. Diseguito riportiamo l’intervento dell’avvocato Nicotera postato su facebook:

“Quanto sta accadendo sul nosocomio di Lamezia Terme è assurdo, ingiusto, iniquo e, a mio parere, vìola la Costituzione. Una politica nazionale miope e distratta pensa di fare tagli sui diritti vitali dei cittadini, anziché sui privilegi e le cose inutili (che sono tante). Il 19 marzo potrà diventare una data da ricordare per molti, perché spontaneamente tante persone si ritroveranno per tutelare un diritto fondamentale per il loro futuro, quello dei loro figli e dei loro anziani: la salute. Non ci saranno bandiere o primogeniture, ma cittadini che appartengono ad associazioni, comitati, partiti e movimenti di ogni tipo e colore. Ci saranno mamme e figli, ci saranno papà e nonni, tutti assieme per dire basta! Basta a chi vorrebbe attentare alla nostra vita. Basta a chi non sa rappresentare la sua gente, lì dove è stato mandato a farlo. Basta a chi pensa di passare sopra tutto e tutti. Chiediamo al Sindaco Paolo Mascaro di invitare ufficialmente tutti i Sindaci del territorio, quei “Gonfaloni” che rappresentano le decina di migliaia di persone che da sempre si curano nel nostro ospedale. I consiglieri comunali lametini, senza colori di sorta, su questa battaglia sono e saranno estremamente uniti. La battaglia non può però fermarsi al 19 marzo. Quello sarà un primo livello per far rinsavire chi a Roma dorme, chi nella nostra Regione rimane inerte. Occorrerà portare quindi questa protesta vera, disinteressata e giusta sui tavoli che contano –  coinvolgendo i parlamentari ed i consiglieri regionali eletti nella nostra circoscrizione – perché Lamezia non ha nulla in meno rispetto ad altri territori, nulla, anzi ha un bacino ed una utenza assai più ampi. Molti accostano questa protesta al Tribunale, speriamo sortisca gli stessi effetti. La battaglia per il Tribunale – ricorda poi – si connotò però per alcuni aspetti fondamentali: a) unità di intenti e cioè ordine avvocati, magistrati, cittadini, comitati, associazioni, personale del Tribunale, tutti assieme, lottarono per un obiettivo comune; b) in tanti ritennero che quella era la madre di tutte le battaglie a difesa del futuro della Città e della sua vita; c) ognuno fece la sua parte senza strumentalizzazioni di sorta; d) alla politica romana fu spiegato,  anche con relazioni tecniche di valore, l’importanza del presidio lametino; e) la politica calabrese e romana capì  (alcuni costretti, altri perché lungimiranti) che nessuno avrebbe fatto un passo indietro perché il Tribunale era vitale per Lamezia Terme. Ed allora se questa sull’Ospedale seguirà quei canoni se ognuno di noi saprà condurla per ciò che sa e vale come la “Madre di tutte le battaglie” allora avremo speranza di farcela”.

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