Csm: Legnini, correnti contribuiscano a percorso cambiamento

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Reggio Calabria – Un appello alle correnti della magistratura “a contribuire al percorso di cambiamento dell’organo di autogoverno dei magistrati”. Questo il senso dell’intervento del vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, dal palco del teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria, dove Magistratura Democratica celebra il XX congresso nazionale. “Il Csm – ha detto il vicepresidente – dev’essere il luogo di elaborazione di idee e progetti, l’associazionismo puo’ avere una funzione preziosa, importante, se sostiene l’autogoverno nell’esercizio delle sue importanti finalita’, nell’elaborazione di progetti a partire dalla necessita’ di una autoriforma del Consiglio superiore che abbiamo promosso e sulla quale stiamo lavorando”.
Quindi Legnini ha lanciato l’appello alle correnti, a contribuire a questo percorso di cambiamento “perche’ noto che a fronte di un’esigenza che a me appare evidente, quella di accrescere il prestigio e l’autorevolezza dell’organo di autogoverno della magistratura, che e’ condizione essenziale per l’affermazione in concreto dei principi di autonomia e di indipendenza, a fronte di questa esigenza non registro ancora una partecipazione attiva piena che invece e’ assolutamente necessaria perche’ l’autorevolezza passa attraverso efficienza, trasparenza, capacita’ di assolvere ai compiti e alle funzioni. Esercitare le prerogative nel modo piu’ efficace e trasparente possibile”. Legnini ha posto l’accento sulla necessita’ di definire un perimetro di confronto con gli altri poteri, diverso dal passato. “Un’affermazione – ha detto – che si fonda su consapevolezza che giurisdizione e’ gravata da domande nuove. E’ gravata dalle domande sociali che derivano dagli effetti della grave crisi di questi anni, e’ gravata dalle domande che derivano dalla globalizzazione dell’economia, dalle dinamiche economiche e finanziarie che caratterizzano questa epoca storica, e’ gravata dagli effetti dei grandi temi dell’immigrazione, dei temi etici, della salvaguardia dell’ambiente, della criminalita’ organizzata e della corruzione. A fronte di questo carico di domanda e di necessita’ di risposte, occorre ridefinire appunto un perimetro di temi di confronto. Se si rivendicano personale, mezzi, innovazione, ruoli dei magistrati, bisogna tener conto di cio’ che sta accadendo, bisogna tenere conto del mutamento della giurisdizione in questa epoca storica”.
Csm: Legnini, impegnati in ricambio posizione vertice uffici
Il Csm e’ impegnato in una estesa attivita’ di ricambio di posizioni di vertice degli uffici giudiziari: lo ha sottolineato a reggio Calabria il vice presidente dell’organi di autogoverno dei magiustrati, Giovanni legnini. “A fronte di questo obiettivo eccezionale indotto dalla scelta del legislatore di ridurre l’eta’ pensionabile da 75 a 70 anni, che imporra’ al Csm di conferire circa 500 incarichi direttivi e semidirettivi, in questi primi sei mesi – ha spiegato Legnini – abbiamo gia’ definito 60 incarichi direttivi e semidirettivi degli uffici giudiziari italiani, a fronte di una media pregressa delle consiliature passate di circa la meta’, quindi abbiamo raddoppiato sotto questo profilo la capacita’ di far fronte alle necessita’ eccezionali di questo momento storico. Siamo impegnati – ha concluso il vicepresidente del Csm – in un ricambio esteso delle posizioni di vertice degli uffici giudiziari italiani dalla cui efficacia dipende anche una quota non secondaria dell’efficienza del sistema”.