Catanzaro: Cnc, continua spoliazione; chi decide per la citta’?

Catanzaro-nel-cuore14-05Catanzaro – “Ma a Catanzaro e per Catanzaro chi e’ che decide? E’ questa la domanda che le classi dirigente e politica locali dovrebbero porsi. Oggi, ancora di piu’ che in altre epoche, la citta’ sta infatti registrando scelte che a noi sembrano il frutto di prevaricazioni piuttosto che di decisioni adottate secondo un disegno complessivo e organico informato alla vocazione del capoluogo”. LO denuncia il Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”. “Altrimenti – continua la nota – non ci spieghiamo perche’, dopo anni di denunce, appelli, sollecitazioni, ricorsi nelle aule della giustizia, siamo ancora costretti a denunciare l’anomalia di scelte incomprensibili e scippi ingiustificati. Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria sara’ spostato nella vicina Lamezia, l’ANAS a Cosenza, l’Agenzia Unica per le ispezioni sul Lavoro sara’ istituita a Reggio (citta’ che ha recentemente pure “accolto” la Direzione Regionale della Motorizzazione Civile fatta traslocare da Catanzaro). Queste – scrive Cnc – sono soltanto le scelte attuali subite dalla citta’; scelte stabilite in Calabria o a Roma che allungano vergognosamente l’elenco di enti e uffici spettanti al capoluogo di regione ed invece dirottati altrove senza la benche’ minima giustificazione razionale. In alcuni casi si tratta addirittura di provvedimenti intrapresi contra legem, ed in tutti i casi si tratta comunque di scarso o inesistente rispetto istituzionale dei ruoli e delle funzioni di una citta’ che rappresenta l’intera Calabria”.

Anche l’argomento di cui si sta parlando in queste ore, ovvero la fusione ospedaliera tra il Pugliese-Ciaccio ed il Policlinico Universitario, secondo CatanzaroNelCuore, “sembra soggiacere alla medesima logica in base alla quale sono altri a decidere finanche dove allocare un ospedale, e non gia’ il consesso comunale. Il commissario Scura deve risanare i conti ma non e’ stato certamente inviato in Calabria per stabilire, in luogo dei legittimi rappresentanti locali, scelte che riguardano intimamente una citta’, il cui sviluppo presuppone confronti fra istituzioni anziche’ decisioni calate freddamente dall’alto. Che poi cio’ avvenga, probabilmente, anche perche’ la classe politica locale mostra incapacita’ e inadeguatezza nell’interagire e nell’avanzare proposte, questo e’ un ulteriore problema che si aggiunge all’arroganza di chi, dall’esterno, opera scelte sui territori per conto terzi. A questo punto – si legge nella nota – diventa urgente ricomporre le idee e ricominciare da capo a ragionare sullo sviluppo di questa citta’, partendo dalla salvaguardia delle sue prerogative (anche mediante un’apposita legge) e chiedendo un confronto con tutti i soggetti che stanno impattando sul nostro territorio, dal commissario Scura ai vari Ministeri romani passando per l’ente Regione. Siano il sindaco e l’intero consiglio comunale – e’ l’appello del movimento – a farsi immediati promotori di tali necessari passaggi perche’ la posta in gioco, stavolta, non e’ solo un ufficio scippato bensi’ il destino di un’intera comunita’”.