Lavoro: a Catanzaro il “pullman della carta dei diritti” Cgil
Catanzaro – Il pullman della carta dei diritti universali del lavoro, guidato dalla Cgil nazionale, fara’ tappa a Catanzaro giovedi’ 3 marzo a partire dalle ore 10. Ne da’ notizia, con un comunicato, la segretaria provinciale del sindacato. Il bus, si legge, “fara’ sosta davanti al policlinico universitario luogo simbolo dell’incontro tra i vari settori del mondo del lavoro, anche per sostenere – come gia’ annunciato – la lotta dei lavoratori metalmeccanici e dei servizi dipendenti delle ditte in appalto presso il Policlinico Universitario. Dai giovani, ai lavoratori pubblici e privati, dei settori degli appalti e precari; questa e’ la plata alla quale guarda la Cgil quando chiede diritti analoghi anche in presenza di condizioni contrattuali differenti. La Cgil – e’ scritto – vuole unire i lavoratori che le leggi di questi 20 anni sul mercato del lavoro hanno diviso, indebolito, frammentato. Non ci fermeremo – scrive la Cgil – fino a quando in Italia non otterremo un nuovo e moderno statuto dei lavoratori che ridia dignita’, forza, giustizia alla fatica quotidiana dei lavoratori”.
Catanzaro – Il pullman della carta dei diritti universali del lavoro, guidato dalla Cgil nazionale, fara’ tappa a Catanzaro giovedi’ 3 marzo a partire dalle ore 10. Ne da’ notizia, con un comunicato, la segretaria provinciale del sindacato. Il bus, si legge, “fara’ sosta davanti al policlinico universitario luogo simbolo dell’incontro tra i vari settori del mondo del lavoro, anche per sostenere – come gia’ annunciato – la lotta dei lavoratori metalmeccanici e dei servizi dipendenti delle ditte in appalto presso il Policlinico Universitario. Dai giovani, ai lavoratori pubblici e privati, dei settori degli appalti e precari; questa e’ la plata alla quale guarda la Cgil quando chiede diritti analoghi anche in presenza di condizioni contrattuali differenti. La Cgil – e’ scritto – vuole unire i lavoratori che le leggi di questi 20 anni sul mercato del lavoro hanno diviso, indebolito, frammentato. Non ci fermeremo – scrive la Cgil – fino a quando in Italia non otterremo un nuovo e moderno statuto dei lavoratori che ridia dignita’, forza, giustizia alla fatica quotidiana dei lavoratori”.
