Catanzaropoli: Tallini, “mai chiesto favori, sempre pagato multe”

abramo-talliniCatanzaro – “Ancora una volta, nel breve tempo attraverso la stampa con grande esposizione mediatica, leggo del mio coinvolgimento nella cosiddetta indagine nota ormai come “Catanzaropoli”. A tale proposito, tengo a puntualizzare: trattasi sempre della stessa indagine che, ad ogni passaggio procedurale, viene annunciata con enfasi, dando l’impressione spesso di indagini nuove e diverse; il mio coinvolgimento in tale indagine, a leggere le carte, sarebbe avvenuto per alcune telefonate da me effettuate nell’esercizio delle mie funzioni di consigliere comunale; ribadisco, a tal proposito, di non aver mai chiesto annullamento di multe dei vigili urbani ne’ per me ne’ per i miei amici e tantomeno per miei parenti”. Lo afferma in una nota Dmenico Tallini, consigliere regionale, nonche’ capogruppo di Fi al Comune di Catanzaro. “A riprova di cio’, – continua – posso esibire ( sfido chiunque in citta’ a dimostrare la stessa cosa) cartelle esattoriali pagate negli anni indicati per migliaia di euro per multe eseguite dai vigili urbani. In diverse occasioni, dette multe sono state comminate mentre espletavo le mie funzioni di consigliere comunale. Quanto all’accusa di avere sollecitato l’annullamento delle multe ai tifosi alla fine della partita Catanzaro-Ascoli, – afferma – mi sono limitato di segnalare quanto successo, anche perche’ aggredito verbalmente all’uscita da numerosi tifosi; mi sono altresi’ permesso di chiedere telefonicamente le ragioni per cui era stato multato, dai vigili urbani, un commerciante di un locale di Lido per un deors regolarmente autorizzato e di cui lo stesso commerciante ha pagato e paga regolarmente l’occupazione di suolo pubblico, altro che coprire abusi edilizi. Queste sono le contestazioni di cui dovro’ rispondere nella cosiddetta indagine “Catanzaropoli”. Fatti e circostanze che, per la prima volta, avro’ occasione di chiarire davanti al gip di Catanzaro nell’udienza preliminare che si terra’ nei prossimi mesi. Fatti e circostanze – conclude – che per un consigliere comunale come me rientrano nell’ordinarieta’ di un impegno politico quotidiano sempre esercitato per difendere i cittadini dalle ingiustizie e non per commettere reati o per garantire privilegi ad alcuno”.