Calabria: De Fazio(Uilpa), processi a rischio

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Lamezia Terme – “In Calabria più della metà degli automezzi in dotazione alla Polizia penitenziaria e destinati al trasporto dei detenuti è fuori uso a causa dell’impossibilità di garantirne la manutenzione e/o la revisione secondo le ordinarie scadenze per insufficienza di stanziamenti economici sul pertinente capitolo di bilancio”. A lanciare l’allarme è Gennarino De Fazio, Segretario Nazionale della UILPA Penitenziari, che aggiunge: “Peraltro i pochi autoveicoli ancora su strada il più delle volte hanno accumulato centinaia di migliaia di chilometri di percorrenza e giocoforzasono sottoposti ad un extra-utilizzo, in comune fra più istituti penitenziari, ed a meno di interventi immediati che ne rifinanzino la manutenzione ed i controlli sono ad alto rischio in termini di affidabilità e sicurezza. Del resto già in passato si è assistito ad incidenti, avarie e scoppi di pneumatici. In questo contesto– aggiunge De Fazio – viene messa a repentaglio la sicurezza degli operatori delle scorte, degli stessi detenuti e, più in generale, della circolazione stradale e di questo passo ben presto vi sarà anche il rischio aggiuntivo di non poter far fronte alle disposizioni delle varie autorità giudiziarie concernenti l’accompagnamento dei detenuti alle udienzepure di importanti processi di ndrangheta”.

“Per questo e per altri gravissimi problemi, che vanno dall’inadeguatezza degli organici all’inconsistenza delle misure organizzative,– spiega ancora il sindacalista –già da ieri in occasione della presentazione degli Stati generali dell’esecuzione penale a Milano la UILPA Penitenziari ha fatto sentire le proprie grida di protesta e di sensibilizzazione nell’ambito dell’iniziativa «1000 fuochi e sciopero bianco del voto» deliberata dall’Esecutivo nazionale «per dire basta al deserto di ascolto e al mare d’indifferenza» che connota l’azione amministrativa e politica del DAP, del Ministro della Giustizia e del Governo. Con questa iniziativa la UILPA Penitenziari è impegnata su tutto territorio nazionale in manifestazioni e sit-in indetti in ogni luogo in cui è prevista la presenza del Ministro della Giustizia odei vertici del DAP nonché nell’invitare a votare scheda bianca alla prossima tornata elettorale per rappresentare il dissenso verso una classe politica incapace di farsi carico delle esigenze e dei bisogni di chi opera nelle prime linee di quelle città fantasma, relegate a discariche sociali, che sono le nostre carceri”.

“Non vorremmo – conclude sarcastico De Fazio– che inCalabria l’abnegazione della Polizia penitenziaria fosse costretta a spingersi sino a manifestare pure per garantire la celebrazione dei processi”.