‘Ndrangheta: mons. Nunnari, talvolta e’ nel contesto ecclesiale

nunnari22-06

 

Lamezia Terme – “La mafia qualche volta, e non solo qualche volta, e’ riuscita in maniera subdola a inserirsi nel contesto ecclesiale e adesso dobbiamo oltre i documenti legiferare affinche’ ci siano delle linee comuni di tutti i vescovi su interventi che impediscano alla mafia di potersi inserire nelle feste religiose e nei sacramenti”. Lo ha detto monsignor Salvatore Nunnari, presidente della conferenze episcopale calabra, in occasione dell’incontro con una delegazione della commissione parlamentare antimafia guidata dalla presidenza Rosy Bindi.
Rispondendo alle domande dei giornalisti sul valore dell’iniziativa, Nunnari ha detto: “il significato e’ che in un momento difficile che in Calabria stiamo vivendo anche per la presenza devastante della mafia, i vescovi hanno ricevuto attenzione per quella nota pastorale che abbiamo firmato il 5 gennaio di quest’anno. Attenzione – ha proseguito – che la commissione antimafia ha dimostrato con tanti interventi personali per arrivare a questo appuntamento di oggi. E’ un momento molto importante – ha dichiarato ancora il presidente dei vescovi calabresi – perche’ le istituzioni si incontrano per un comune impegno non tanto di lotta alla mafia, anche se c’e’ pure questo, ma per andare alle radici culturali e non solo. Gli interventi politici tardano. Sulla confisca dei beni – ha spiegato – per esempio ci sono dei ritardi molto importanti ma c’e’ intanto l’attenzione della chiesa che non si deve limitare ai documenti. Andiamo a discutere delle linee pastorali. Io ho portato questa mattina quella del 1975, ma non vorrei che i documenti fossero grida di manzoniana memoria. I documenti sono chiari ma ci vuole l’applicazione. Dobbiamo aiutare – ha detto ancora – i parroci a non sentirsi soli. Davanti a certe situazioni un parroco di un paesino ha difficolta’. Deve sentire – ha concluso – che c’e’ un vescovo vicino e che la chiesa calabrese e’ vicina”.