Operazione il Principe: fermati 5 esponenti clan De Stefano

operazione-principeReggio Calabria – Cinque persone sono state arrestate, dalla Polizia e dai Carabinieri, nell’ambito dell’operazione Il Principe, condotta contro presunti esponenti della cosca di ‘ndrangheta De Stefano di Reggio Calabria. Nei confronti dei cinque e’ stato emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto dalla Procura della Repubblica DDA di Reggio Calabria. Le accuse, a vario titolo sono di associazione mafiosa, estorsione ed intestazione fittizia di beni, aggravati dalle finalita’ mafiose. Tra i cinque fermati vi e’ il presunto reggente della cosca, Giovanni Maria De Stefano, di 39 operazione-principe1anni. L’operazione e’ frutto di due distinte indagini della Squadra Mobile e del Nucleo investigativo del Reparto operativo dei Carabinieri: la prima sulla figura e sulle attivita’ di Giovanni Maria De Stefano, la seconda sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Enrico De Rosa, con particolare riferimento alle estorsioni che sarebbero state commesse ai danni della ditta esecutrice dei lavori di ristrutturazione del Museo Archeologico della Magna Grecia di Reggio Calabria. Si tratta di un appalto da 20 milioni di euro, in operazione-principe2gran parte, 17 milioni, con fondi statali e 3 milioni di fondi regionali, per la ristrutturazione del Museo, che rientrava tra le opere per il 150° anniversario dell’Unita’ d’Italia. Gli investigatori hanno ricostruito 4 diverse dazioni di danaro, per somme di denaro di volta in volta quantificate tra 20 e 60 mila euro. Giovanni De Stefano sarebbe il reggente della omonima cosca, che peraltro recentemente ha visto due scarcerazioni a beneficio di Orazio De Stefano, nel settembre dello scorso anno, e Paolo Rosario De Stefano, lo scorso agosto. Entrambi erano stati arrestati dopo lunghi periodi di latitanza. Giovanni Maria De Stefano, rampollo della famiglia rimasto in liberta’, secondo la Procura avrebbe esercitato il governo della cosca.

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