Salute: Cittadinanzattiva, prevenzione a macchia di leopardo

salute-italiani-20-05Roma – In Italia la prevenzione di fa a macchia di leopardo, con un Sud che arranca e regioni importanti come Lazio e Veneto che fanno passi indietro rispetto al passato. Questo e’ quanto emerso dal rapporto 2015 dell’Osservatorio civico sul federalismo in sanita’, presentato da Cittadinanzattiva questa mattina a Roma. Su 16 Regioni monitorate dal ministero della Salute nel 2013 sul fronte prevenzione, la meta’ risulta in linea con le indicazioni date rispetto ai Livelli essenziali di assistenza LEA: si tratta di Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto.

Ma di queste, tre fanno passi indietro rispetto al 2012 (Basilicata -7,5 per cento; Liguria -7,5 per cento; Veneto -10 per cento). E fra le otto inadempienti (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia), quattro fanno ulteriori passi indietro (Puglia -15 per cento, Sicilia -7,5 per cento, Calabria e Campania -5 per cento). In particolare, solo Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata e Calabria, Provincia Autonoma di Bolzano e Valle d’Aosta riescono a raggiungere il 95 per cento per le vaccinazioni obbligatorie infantili. Inoltre, in 13 Regioni e’ stata introdotta la vaccinazione per varicella con offerta attiva e gratuita per tutti i nuovi nati: mancano all’appello regioni importanti come Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Emilia Romagna, Abruzzo e Valle D’osta. Nel corso del 2013 sono stati inviati oltre 11 milioni di inviti per partecipare ai tre programmi di screening oncologici organizzati, mammografico, colorettale e cervicale, meno della meta’ delle persone si sono sottoposte alle prestazioni preventive. L’adesione ai 3 esami preventivi permane critica nelle regioni del Sud. Sullo screening mammografico, e’ marcata la differenza esistente al livello regionale: oltre alle regioni del Sud, Liguria, Bolzano, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Umbria sono al di sotto della media nazionale per copertura. Il tasso di adesione allo screening colorettale e’ del 44 per cento al livello nazionale: questi dati tuttavia, ancora una volta, mostrano variazioni significative nelle aree del Paese passando dal 53 per cento del Nord, al 39 per cento del Centro, al 31 per cento del Sud.