‘Ndrangheta: non violo’ sorveglianza soeciale, assolto boss

tribunale-vibo-450Vibo Valentia  – Il gup del Tribunale di Vibo Valentia, al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, ha assolto “perche’ il fatto non costituisce reato” Giovanni Mancuso, 76 anni, ritenuto elemento di primo piano dell’omonimo clan, sorvegliato speciale sorpreso dentro casa con due pregiudicati il 4 aprile scorso e per questo arrestato. Giovanni Mancuso e’ sottoposto a misura di prevenzione della sorveglianza speciale per cinque anni e da qui anche il divieto di accompagnarsi con soggetti gravati da precedenti penali. Per il giudice, che gia’ all’atto della convalida dell’arresto aveva ravvisato l’assenza di gravita’ indiziaria, il precedente penale di una delle persone con cui Mancuso si trovava in casa risale agli anni ’90, mentre la seconda persona nell’abitazione del 76enne era un infermiere da tempo autorizzato dalla magistratura a poter recarsi a casa di Mancuso che si trova agli arresti domiciliari su una sedia a rotelle.
Nel febbraio scorso il Tribunale di Vibo ha condannato Giovanni Mancuso a 9 anni di reclusione per usura al termine del processo “Black money”. Non ha invece retto l’accusa di associazione mafiosa e la richiesta di pena a complessivi 29 anni di carcere formulata al termine della requisitoria dal pm Marisa Manzini. Nel processo “Genesi” Giovanni Mancuso e’ stato invece condannato a 6 anni per associazione mafiosa ed e’ ancora in corso l’appello.