’Ndrangheta: capo Dda Milano, in 10 anni non è cambiato nulla

Milano – Dieci anni esatti dall’indagine ‘Bad Boys’, nove dall’operazione ‘Crimine Infinito’ che ha rivelato la potenza della ’Ndragheta in Lombardia e “purtroppo siamo qui a parlare delle stesse realtà e degli stessi personaggi. Non è cambiato assolutamente nulla”. E’ la considerazione amara della numero una della Direzione distrettuale antimafia milanese Alessandra Dolci, che questa mattina ha così introdotto l’operazione Krimisa, con la quale sono state arrestate 34 persone.
“La nostra attività investigativa non è stata efficace. La fotografia che emerge da questa realtà è assolutamente identica se non peggiore rispetto a dieci anni fa” ha aggiunto Dolci, ammettendo che “vi sono state delle carcerazioni, anche lunghe, ma al termine di queste gli ‘ndranghetisti hanno ripreso il controllo territorio, che in realtà non era mai di fatto sfuggito dalle loro mani”. A latere di questa considerazione però la numero uno della Dda sottolinea anche la determinazione nella lotta alla mafia da parte di forze dell’ordine e magistratura: “La giurisdizione della ‘ndrangheta in questi territori”, soprattutto in Lombardia, “esiste, ma anche noi siamo rimasti presenti, ci siamo e siamo attrezzati”. Difficile anche l’attività investigativa che ha portato a questi arresti, visto che i mafiosi sono molto attenti a non farsi intercettare: “E’ stato complicato inserire apparati di captazione, ma nonostante tutto siamo riusciti ad avere intercettazioni importanti”. Tanto che – ha infine considerato Dolci – “fondamentalmente con questa operazione è stata messa in ginocchio la locale di Legnano e Lonate Pozzolo che si era ricostruita dopo Infinito”.