Arte: le “trame interrotte” di Rosa Spina “allieva” di Rotella

rosa-spina
Catanzaro – Sara’ inaugurata sabato 5 marzo 2016, alle ore 17, alla Minotauro Fine Art Gallery di Palazzo sull’Oglio (Bs), a cura di Antonio Falbo, la mostra “trame interrotte” dell’artista catanzarese Rosa Spina. Saranno esposte opere sit-specific, opere bidimensionali, tridimensionali e installazioni di strutture “mobili”, con fili colorati che si rincorrono, fra trama e ordito, fra andata e ritorno, fra dritto e rovescio. Composito e’ l’allestimento, con un ricco percorso in cui si recuperano tracce archetipi, colori e atmosfere evocative e rimemoranti. Opere in movimento, dalle forme aeree creano dense immagini naturali e danno sensazioni di levita’ allo spettatore che attraversa quei fili e idealmente ricostituisce il sottilissimo legame che unisce presente e memoria. La tela cm 100×80 “Nel mare infinito” in cui i due soggetti sono quasi simmetrici e sembrano guardarsi: potrebbero essere due grandi imbarcazioni -casa a forma triangolare di tessuti rossi tramate e appoggiate sullo sfondo del mare blu. Eppure i due soggetti sono posti in rilievo dai fili bianchi della vita . Sono divisi da una terra di mezzo fatta di fili bianchi, di gradazioni diverse nelle due parti. Le squadrate e triangolari navi dal colore rosso sono il segno delle persone in fuga. Il mare e’ calmo e potrebbe essere uno dei tanti mari in cui navigano i rifugiati, i disperati che osano rischiare la vita per ricominciare. Uomini, donne bambini, costretti a diventar esuli, finiscono nella rete della vita e sopravvivono. Perche’ attraversare il mare infinito significa restare avviluppati nei bianchi fili e seguire la direzione del vento e vivere Le opere in mostra sono pubblicate in catalogo con testi di Antonio Falbo, Giuseppina Laura Dominici e Leonardo Bizzocco. Rosa Spina alterna il suo lavoro tra lo Studio d’Arte di Catanzaro e quello di Cividale del Friuli. Dal 1964 la sua ricerca profonda e pulsante per l’ espressione artistica e’ pervasa dalla cultura della storia della Magna Grecia che fa riferimento all’Arte Bizantina. Innovatrice sempre, oggi come al tempo del suo debutto, nel mondo delle esposizioni. La sua creativita’ utilizza l’icona della tradizione e la racconta attraverso un linguaggio contemporaneo. Il Defilage, prodotto del telaio metamorfizzato, opera lacerazioni e sfilacciamenti, potenzia arcane rievocazioni. Cascate di fili reinterpretate e trasformate esprimono una nuova forza creativa, producono contatti impensabili, sorprendenti e aprono nuovi orizzonti mentali e visivi. Nel percorso dell’artista e’ stato fondamentale, alla fine degli anni Settanta, il rapporto di stima ed amicizia con il genio di Mimmo Rotella. Gli strappi dei manifesti, hanno dato alla poetica di Rosa Spina un impulso nuovo per costruire un percorso autonomo e innovativo.