Invitalia:Calabria,602 domande incentivi per giovani imprenditori

Reggio Calabria  – Sono 602 le domande inviate dalla Calabria a Invitalia per “Resto al Sud”, l’incentivo dedicato ai giovani aspiranti imprenditori del Mezzogiorno, partito il 15 gennaio scorso. Di queste, 114 sono state gia’ approvate e prevedono 7,2 milioni di euro di investimenti e la creazione di 385 nuovi posti di lavoro sul territorio regionale. Il punto e’ stato fatto oggi a Reggio Calabria, nel corso della terza tappa del roadshow organizzato da Invitalia e Anci per la presentazione della misura nelle regioni del Sud Italia. A livello nazionale, Resto al Sud, in poco meno di 6 mesi, registra piu’ di 10.300 domande in lavorazione sulla piattaforma dedicata di Invitalia. Di queste 3.341 sono gia’ perfezionate, per un totale di investimenti previsti di oltre 220 milioni di euro. Tutte le domande presentate – spiega Invitalia – sono state valutate o sono in corso di valutazione e oltre 750 hanno avuto la comunicazione di esito positivo e possono quindi accedere al finanziamento bancario, che va da 50.000 fino a un massimo di 200.000 euro.
In particolare, delle 114 domande gia’ approvate in Calabria, 17 sono i progetti che verranno realizzati in provincia di Reggio Calabria: tra questi c’e’ quello di Paolo Bellomo, che punta a realizzare un’impresa di servizi per la fornitura di pasti di cucina vegetariana e vegana confezionati in porzioni singole e doppie, destinati a market, negozi di frutta e verdura, singoli avventori. Gli altri progetti approvati sono: 14 in provincia di Catanzaro, 59 in provincia di Cosenza, 14 in provincia di Crotone e 10 in provincia di Vibo Valentia.

“La citta’ ha dimostrato il suo grande interesse per il programma Resto al Sud – ha dichiarato Giuseppe Falcomata’ – e’ evidente che si tratta di una grande opportunita’, soprattutto per i nostri giovani, che dimostrano di avere grandi capacita’ soprattuto per cio’ che riguarda l’innovazione. Reggio e’ una citta’ ricca di risorse, sia dal punto di vista professionale che per cio’ che attiene il patrimonio storico, culturale ed ambientale, soprattutto in prospettiva turistica e commerciale. Dobbiamo quindi saper valorizzare – ha aggiunto – gli strumenti che promuovono l’autoimprenditorialita’, sostenendo la capacita’ di innovare e fare impresa sfruttando le peculiarita’ del nostro territorio. Credo sia questa la strada giusta e noi, da istituzioni, insieme ai cittadini, la stiamo percorrendo con convinzione”.
“La Calabria con oltre 600 domande presentate, circa il 18% del totale, e’ la Regione piu’ attiva dopo la Campania – ha aggiunto Domenico Arcuri – La cosa interessante e’ che la maggior parte dei proponenti calabresi e’ nella fascia d’eta’ 30-35 anni e il 59% di essi e’ altamente scolarizzato: questo ci fa ben sperare in termini di cervelli che decidono di rimanere a casa piuttosto che andarsene. Resto al Sud e’ dunque una risposta concreta alla domanda di occupazione che viene dal Mezzogiorno”. Il programma “Resto al Sud” offre sostegno ai giovani under 36 per avviare attivita’ imprenditoriali di produzione di beni, fornitura di servizi e turismo sul territorio delle 8 Regioni del Mezzogiorno, tra cui la Calabria, con una dotazione finanziaria complessiva di 1.250 milioni di euro.