Lamezia: rinnovata ordinanza in carcere per Galluzzi

galluzzi-mediaexpresseLamezia Terme – Resta in carcere Giuseppe Galluzzi, 20 anni, fermato il 10 febbraio scorso dagli uomini del commissariato di Polizia di Lamezia Terme nell’ambito delle indagini su una serie di intimidazioni verificatesi in città. Lo ha deciso il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro Antonio Battaglia, al termine dell’interrogatorio di garanzia. Galluzzi assistito dal suo legale Avvocato Gianluca Careri, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Quindi il Gip ha rinnovato l’ordinanza cautelare a carico del Galluzzi riconoscendo la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso, circostanza questa che ha spostato la competenza a Catanzaro, e dopo aver contestato all’indagato ulteriori reati ai sensi della legge sulle armi ha nuovamente disposto la custodia in carcere. La prima ordinanza di custodia cautelare era stata emessa dal Gip presso il Tribunale di Lamezia Terme, disponendo, poi, la trasmissione degli atti alla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro ritenendo che gli episodi contestati all’indagato erano riconducibili a contesti di criminalità organizzata.
galluzzi-mediaexpress1Galluzzi, disoccupato incensurato, è ritenuto responsabile di tentata estorsione aggravata, porto e detenzione illegale di arma clandestina, spari in luogo pubblico e danneggiamento aggravato mediante incendio ai danni di Luca Rispoli, titolare dell’Agenzia Mediaexpress di Lamezia Terme e Valentino Fragiacomo, contitolare della concessionaria di automobili Autolife Toyota. Nel primo caso l’azienda aveva subito l’incendio di un mezzo e di un’autovettura privata, nonche’ l’esplosione di colpi di arma da fuoco alla saracinesca dell’attivita’ commerciale; nel secondo l’incendio di sette autovetture parcheggiate all’interno del piazzale della concessionaria. Nel corso delle indaguini è stata rinvenuta e sequestrata una pistola con matricola abrasa e una maschera utilizzate, secondo gli inquirenti, da Galluzzi per compiere l’atto intimidatorio contro l’Agenzia Mediaexpress.