Lamezia: Camera Penale, lezione su “stalking e femminicidio”

Gianni Garofalo

Gianni Garofalo

di Stefania Cugnetto
– Lamezia Terme – Ad una settimana dalla festa delle donne, la camera penale di Lamezia ha organizzato una lezione sul tema, quanto mai attuale, “stalking e femminicidio”. Prima di iniziare la lezione il presidente della camera penale, avvocato Francesco Pagliuso ha sottolineato la vicinanza della camera penale alla manifestazione, tenutasi stamattina, per la riapertura del carcere di Lamezia, “siamo vicini alla manifestazione di oggi – ha detto Pagliuso – lottiamo anche noi perché siamo parte del sistema giustizia”. A tenere la lezione è stato Gianni Garofalo, giurista lametino che vive fuori regione da più di 15 anni, “questo è il mio tribunale, sono lametino e qui ho iniziato tanto tempo fa – ha esordito Garofalo- , inoltre, essere in questa aula dedicata a mio padre mi riempie di emozione”. Gianni Garofalo ha incentrato la lezione su un exurcus penale proprio sui reati contro le fasce deboli, comprese le donne. Il giurista ha ricordato che le parole femminicidio e stalking non esistono nel codice penale, “noi siamo quelli che avevano l’omicidio per causa d’onore fino al ’81, non eravamo così all’avanguardia”. Garofalo ha fatto notare a tutti gli avvocati presenti come il nostro codice sia su questo punto manchevole, e come fino al 1981 abbiamo avuto l’omicidio per causa d’onore, un omicidio verso il proprio coniuge, sorella o figlia che avesse avuto dei comportamenti capaci di ledere l’onore o la reputazione della famiglia , questo delitto veniva punito con una pena irrisoria da i 3 ai 7 anni.

Pino Zofrea, Gianni Garofalo e Francesco Pagliuso

nella foto da sinistra Pino Zofrea, Gianni Garofalo e Francesco Pagliuso

La domanda del giurista all’aula è, dunque, “ci siamo riscattati? Forse ci stiamo provando”, risale infatti solo al 2013 la norma sul femminicidio e al 2011 quello sullo stalking. Portando esempi concreti in aula, il famoso giurista ha fatto notare ai presenti come le misure contro lo stalking possano essere misure preventive “lo stalking è un reato reiterato nel tempo, che porta la vittima a cambiare stile di vita e limitare la propria libertà, la punizione deve essere l’allontanamento immediato”. “E’ un reato socialmente trasversale – ha aggiunto Garofalo – lo stalker può essere il professionista piuttosto che l’operaio”, attenzione anche all’utilizzo dei social network “è stata inserita, da poco, come aggravante al reato di stalking l’utilizzo di mezzi informatici – ha aggiunto il giurista- ora è ancora più semplice molestare, basta un profilo on line”.

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