Lamezia: De Biase, in dieci anni di amministrazione Speranza solo annunci e tante incompiute

Salvatore De Biase

Salvatore De Biase

Lamezia Terme – “Nel mentre le candidature a sindaco lievitano giornalmente, e tutti si sta in attesa di conoscere quali obiettivi programmatici ognuno possa offrire per lo sviluppo e l’occupazione e quindi la prospettiva di una Lamezia futurista, cosa accade nella realtà? Cosa lascia l’amministrazione Speranza dopo un decennio di governo?»
L’interrogativo è di Salvatore De Biase, in qualità di presidente dell’associazione politico, sociale e culturale “Garibaldini per la libertà”, che fa un elenco di cosa rimane dopo l’Amministrazione Speranza.
«La Multiservizi con perdite gravi e con un serio rischio per il suo futuro – afferma De Biase – un bilancio che per anni non si potranno contrarre debiti e mutui; un piano Api nel limbo dell’incertezza; un Psc approvato contro il parere dello stesso architetto redattore del piano e votato da una sparuta minoranza di consiglieri; un progetto rom mai realizzato; un piano del commercio che freni il degrado commerciale della città mai visto; il tessuto produttivo della città assieme alla centralità di lamezia smarrita; una fiera agricola inesorabilmente in decadimento; il parco termale mummificato; la discarica chiusa senza alternativa, che produce costi per lo smaltimento dei rifiuti»

E ancora: «La Icom pronta a ingoiare risorse comunali tonevoli per pagare i danni causati dai forti ritardi e assenza di politiche adeguate; i progetti porto-palazzatto dello sport; riqualificazione area Savutano-ex zuccherificio solo annunciati e non concretizzati; le strade piene di buche; le grandi opere pubbliche solo annunciate: insomma la città delle rotatorie, delle strade larghe rese strette e delle piste ciclabili non utilizzabili».
De Biase insiste: «La situazione economica-finanziaria del Comune, lasciata dall’attuale gestione, limiterà molto l’azione del futuro sindaco. Chiunque dovesse emergere quale rappresentante a sindaco dell’una o dell’altra parte delle coalizioni o liste civiche, non potrà prescindere da un programma che non tenga conto di un riequilibrio territoriale tra Lamezia e Catanzaro, ciò a partire dai servizi sanitari, in un contesto di possibile interazione collegata al nuovo ruolo della provincia, così come serve una concreta sinergia e spalmatura di servizi tra gli ex comuni»