Pasqua Lamezia: la preghiera del Vescovo i cristiani perseguitati

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Lamezia Terme – “Ricordiamo i testimoni martiri recenti: dai cristiani copti uccisi per la loro fede alle sorelle saveriane uccise in Burundi «Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo. Se muore produce molto frutto». Questo è vero per Gesù, ma è vero anche per noi, suoi discepoli. È il mistero del giusto sofferente che si offre in riscatto per tutti.”. Al termine della Via Crucis cittadina, che ha concluso le celebrazioni del Venerdì Santo, giorno in cui la Chiesa celebra la Passione e la Morte di Gesù, il Vescovo di Lamezia Terme Mons. Luigi Cantafora ha invitato a pregare per i cristiani perseguitati in ogni parte del mondo, per tutti coloro che ancora oggi sono vittime di persecuzioni fino alla morte per amore di Cristo e della Chiesa.

Dal Vescovo di Lamezia, un pensiero “a tutte le vittime della violenza e a coloro che hanno donato la loro vita per la fede; alle numerose, purtroppo sempre troppe, vittime innocenti, pacifiche e disarmate, che quotidianamente vengono annientate dalla prepotenza disumana nelle varie parti del mondo.”

Nell’Anno dedicato alla Vita Consacrata, Mons. Cantafora al termine della Via Crucis ha ricordato il beato Tito Brandsma, ucciso nel 1942 dai nazisti, Santa Teresina del Bambin Gesù, la Beata Madre Teresa di Calcutta, esortando a vivere questo momento storico come “il tempo della testimonianza. Solo con la vita possiamo donare al mondo l’amore di Dio. L’esempio di tanti testimoni ci incoraggi e infonda in noi certezza che la vita vince la morte”.

Le meditazioni delle stazioni della Via Crucis, che come ogni anno si è svolta di fronte la Cattedrale, sono state scritte dalle religiose e dai religiosi della Diocesi. Questa sera, il Vescovo presiederà in Cattedrale la Veglia Pasquale durante la quale sarà amministrato il Battesimo a tre catecumeni adulti.