Lamezia: 6 settembre nel ricordo di Michele Grandinetti

Grandinetti-Michele
Lamezia Terme – La memoria è la capacità del cervello di conservare informazioni, ovvero quella funzione psichica o mentale volta all’assimilazione, alla ritenzione e al richiamo, sotto forma di ricordo, di informazioni apprese durante l’esperienza o per via sensoriale. Ma spesso la memoria umana difetta, non ricorda, anche perché il nostro tempo, e in particolare la seconda metà del XX secolo in cui la memoria con la dimenticanza è stato spesso strumento consapevole dei nuovi saperi, è stato caratterizzato da uno sviluppo tecnologico e scientifico vertiginoso che ha avuto ricadute immediate sulla vita quotidiana e sulla società in genere. Ma spesso come è accaduto lo scorso due settembre a far tornare alla mente episodi e fatti che riguardano la vita e il contesto di questa città, ci pensa il più famoso social network, Facebook. Anche oggi come è accaduto il due settembre scorso questo straordinario strumento di comunicazione, troppo spesso mal utilizzato dai naviganti del web, ma che a volte si rivela un’importante fonte di notizie, ci ha fatto tornare alle memoria una grande ed importante figura di Lamezia, quella di Michele Grandinetti, imprenditore lametino scomparso tragicamente 25 anni fa in un incidente stradale. L’onestà fu il suo ideale, il lavoro la sua vita, la famiglia il suo affetto. I suoi cari ne serbano nel cuore la memoria. Oggi la nostra testata vuole ricordare il 25esimo anniversario della morte di un grande imprenditore, di un padre e di un lavoratore onesto, vittima di un incidente stradale. Un uomo  che ha dato tanto a questa città che a distanza di anni lo ha dimenticato. Fu uno dei grandi imprenditori. Un uomo di grandi doti umani, lungimirante, un grande insegnate nel suo settore, buono, onesto ed operoso, amato e stimato da tutti. Dedicò tutta la sua vita al lavoro e alla famiglia lasciando esempi di rettitudine e di bontà. Fu “l’editore” di Città, il mensile nato nel lontano 1982 e che diede poi vita al settimanale Lameziaoggi, che nel 1995 si trasformò in quotidiano telematico. Il suo ricordo di uomo semplice e onesto rimanga vivo nel rimpianto della sua famiglia e di quanti lo conobbero e l’amarono.
La sua onestà sia per noi un indimenticabile ricordo.
Ecco come lo ricorda il figlio Francesco
6 Settembre 2015
…oggi per me è una data particolare e vi chiedo scusa se il mio buongiorno è un po’ malinconico, ma non triste. Guardate avanti sempre con fiducia la vita anche quando tutto sembra essere contro di voi… Buona giornata care amiche e cari amici miei ed un buongiorno giorno particolare a te caro papà:
Sembrava un giorno come un altro quel Sei Settembre di venticinque anni fa. L’estate volgeva al termine e nel cielo si annunciavano piccole minacce di pioggia. Tutto si stava mettendo in moto per un’altra giornata di lavoro e famiglia che vivevamo intensamente insieme. Io poco più di trent’anni e lui poco più di sessanta. Un attimo e quel sei settembre del 1990 non si dimostrò una “solita giornata di fine estate”… Mio padre se ne andò per sempre a bordo della sua macchina… Non potrò mai scordare le sue mani calde e rassicuranti che fino all’ultimo accarezzavano il mio viso ed il mio corpo. Oggi posso dirti, caro papà, che non hai lasciato questa vita senza lasciare traccia… Ancora oggi molti parlano di te con grande stima ed affetto. Io vivo una vita diversa da come l’avevo immaginata, ma sempre piena di quell’energia positiva che tu sapevi infondere in me, anche se la vivo con un po’ di malinconia per non averti più vicino. Tu sei lì in quel mondo parallelo che nessuno vede ma che esiste, perché io sento la tua presenza. Ancora oggi io per molti non sono Francesco Grandinetti, ma il figlio di quel grande ed umano uomo che eri tu. Un grande bacio caro papà, Francesco