Lamezia: De Biase chi ostacola la sanità lametina?

debiase-261115Lamezia Terme – “Chi è che ostacola e perché l’amministrazione regionale non ha preso e non prende posizione pretendendo dal commissario Scura l’identificazione di un’area unica e della integrazione ancora possibile nella istituenda azienda sanitaria ospedaliero-univeristaria di Catanzaro???” E’ la domanda che si pone e pone il consigliere comunale Salvatore De Biase, Capo Gruppo di Calabria al Centro, in seno al consiglio di Lamezia Teme, alla lue del fatto che “il Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo a Lamezia ha confermato l’impegno comune per uno sviluppo coordinato delle due Città, ovvero, Lamezia, anche a suo dire, non può e non deve essere lasciata fuori dalla costituenda Dulbecco. E questo – sortine De Biase è di buon auspico, aggiungendo poi la necessità per la sanità, di una unica azienda ospedaliera tra Catanzaro e Lamezia con proposte atte a portare avanti un equilibrio tra le varie eccellenze”. Quindi De Biase, nell’annotare “con soddisfazione che è la stessa linea sostenuta dal nostro Sindaco il quale , in chiusura dell’ultimo consiglio comunale sulla sanità, ha avanzato la specifica richiesta per una gestione unica della sanità nell’area, che tenga conto delle migliori disponibilità e non trascuri Lamezia”, pone appunto la domanda chi è contrario a questa Idea. Secondo De Biase “l’impressione è che il presidente Oliverio, nel caso di Lamezia, tenda a nascondersi dietro le decisioni del commissario che non ha minimamente contrastato. Almeno questo appare !!” Una scelta che Oliverio che a giudizio di De Biase non avrebbe attuato quando “si è trattato di difendere il Pugliese-Ciaccio,!! Quando, per esempio, si è trattato di variare e moltiplicare i posti letto nell’Ospedale di Rogliano!!” Ed a proposito di Rogliano De Biase ricorda che, “si doveva chiudere”, mentre, poi, “è diventato punto di riferimento regionale con tanto di inaugurazione alla presenza dello stesso Presidente”. Ed il Capo gruppo di Calabria al Centro nella sua analisi fa rilevare che “nessuno e nemmeno il Presidente Oliverio, ha fatto notare al commissario Scura che la riapertura della terapia intensiva neonatale a Crotone e l’annunciata apertura di una cardiologia con emodinamica, sempre a Crotone, avrebbe dovuto avere motivazioni perché in contrasto con il decreto n. 9 firmato dallo stesso Scura”. Qundi si domanda ancora “perchè allora a Crotone si può derogare e a Lamezia no???” Ed ancora a Giudizio di De Biase, “non meglio ha fatto il Presidente provinciale del PD, Enzo Bruno, che si è speso senza riserve per l’Ospedale Pugliese-Ciaccio, ma mai ha trovato il tempo di dire cosa si sarebbe dovuto fare a Lamezia. Anche se nello statuto della provincia aveva in tutta evidenza codificato la necessità di una visione comune tra Catanzaro e Lamezia. Lo farà adesso ??” Contundo a spulciare le diverse posizioni De Biase vorrebbe sapere perché “neanche il consigliere regionale del PD che è pure medico dell’azienda sanitaria, verso il quale nutriamo fiducia, e al quale chiediamo sostegno, non interviene, visto che non ha preso parte al consiglio comunale sulla sanità”, ed in tal senso auspica che “i due consiglieri comunali del PD, pur presenti, stimolino il proprio partito verso una discussione finalizzata ad una proposta da riportare nelle istituzioni preposte, a partire dalla Regione a guida Centro Sinistra”. E poi si domanda se “la senatrice Lo Moro, la quale aveva presentato una specifica interrogazione sulle risorse finalizzate all’eventuale polo traumatologico regionale, chissà se ha mai avuto risposte o magari comunque li fornirà?” Ed infine De Biase rivolgendosi “al Pd, così come all’intero centro sinistra, e giustamente come accadeva sotto altri governi regionali”, li invita ad esprimere “maggiore vicinanza, con la richiesta di non sfuggire alle responsabilità e dicano ai Cittadini come intendono sostenere la richiesta delle due amministrazioni comunali di Catanzaro e di Lamezia”. Insomma, per De Biase, “è tempo che la Città sostenga compatta la richiesta di non confermare nel prossimo decreto la separazione dello spoke”.