Lamezia: Cristiano(NcS), Mascaro in continuità con passato

cristiano-marcoLamezia Terme – Le posizioni espresse da Francesco Caglioti e da Chiara Puteri non possono che essere considerate come un atto di responsabilità amministrativa e operazione di verità attesa dai cittadini fin dal mese di settembre 2015 per come promesso in campagna elettorale. Il fatto che solo dopo otto mesi di governo, componenti di giunta comunichino l’esistenza di tutti i presupposti per il dissesto è cosa seria, se poi si considera che a parlare di condizione “cronicizzata” siano proprio due professionisti scelti direttamente dal Sindaco per la guida della terza città della Calabria, si conferma la presenza di una situazione economica – finanziaria quantomeno allarmante che non può e non deve essere minimizzata dai soliti slogan utilizzati fino ad oggi “amore per la città, coraggio personale, vittoria finale del popolo lametino, ecc…”. Lo scrive in un comunicato Marco Cristiano del Coordinamento Noi Con Salvini di Lamezia Terme. “Peraltro – aggiunge – prive di pregio sono le lodi manifestate al primo cittadino dell’ente locale da quegli esponenti d’opposizione, artefici dell’attuale disastro comunale, i quali anziché provvedere ad un esame di coscienza o tacere di fronte all’attuale situazione politica, approfittano della circostanza e si permettono di giudicare le dichiarazioni dell’avv. Caglioti e della dr.ssa Puteri, come “totale assenza di visione politica e capacità di assunzione delle proprie responsabilità”. Per Cristiano, “siamo di fronte ad un Comune che, fino ad oggi, non si è assolutamente distinto dalla precedente amministrazione anzì si è posto in una situazione di continuità con il passato confermando, tra l’altro, quelle commistioni, la maggioranza consiliare in città è retta da partiti che a Roma spassionatamente sostengono il governo Renzi, e che hanno caratterizzato il governo targato Speranza”. Pertanto, oggi, conlcude Cristiano, “dopo quasi un anno dalle elezioni, l’ammissione della presenza di fattori di squilibrio, la mancanza di una decisiva inversione di rotta rispetto al predecessore, il caos economico –finanziario -amministrativo rimangono fatti che debbono giustamente essere denunciati da chi ha contribuito a consegnare il “timone” della nave al Sindaco e ciò per atto di responsabilità inequivocabile nonché per dovere nei confronti dei lametini”.