Lamezia: Mascaro la fascia torni al rappresentante del popolo

Lamezia Terme – In molti a distanza di circa un mese dallo scioglimento del consiglio comunale di Lamezia Terme, in molti si domandano ancora se andava sciolto per presunte infiltrazioni mafiose. A far porre questa domanda a molti cittadini è la ricostruzione amministrativa che sta effettuando l’ex sindaco i Lamezia Terme, Paolo Mascaro attraverso il suo profilo face book contestando nei fatti con scrupolosità la relazione del ministro dell’Interno, parte integrante del decreto di scioglimento emesso dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il 22 dicembre scorso. Sul suo profilo face book ha già pubblicato 4 puntate della sua ricostruzione. Come Lameziaoggi poniamo all’attenzione dei lettori l’ultimo capitolo:

 

CAPITOLO QUINTO
Asserita mala gestio verde pubblico
Afferma il Ministro nella sua proposta che varie disfunzioni vi sarebbero state nelle procedure di affidamento del servizio di gestione del verde pubblico caratterizzate, a dire del medesimo, da ripetuto ricorso ad assegnazioni dirette sulla base di infondati motivi di urgenza; viene, quindi, affermato che negli anni 2016 e 2017 si sarebbe permesso ad una Cooperativa di essere destinataria di più affidamenti e proroghe, in via esclusiva o in associazione con altre imprese. Sempre il Ministro cita quale emblematico esempio della mala gestio due determine dirigenziali inerenti il decoro del verde pubblico, l’una di euro 160.000,00 di affidamento alla Cooperativa facente parte di una ATI e l’altra sempre alla stessa ATI di circa 50.000,00 euro. Il Prefetto, invece, si limita in maniera generica a parlare di “mala gestio” relativamente al verde pubblico senza alcuna specificazione che pur sarebbe stata doverosa stante il preciso disposto dell’art. 143 TUEL che al comma 3 dispone che nella detta relazione “sono, altresì, indicati gli appalti, i contratti ed i servizi interessati dai fenomeni di compromissione o interferenza con la criminalità organizzata o comunque connotati da condizionamenti o da una condotta antigiuridica”.
Orbene, anche nel caso del verde pubblico tutto si è svolto nella regolarità più assoluta e traspare con solare chiarezza da quanto di seguito illustrato.
Appare opportuno, per aiutare tutti ad una migliore comprensione e a superare le mere frasi di stile che a volte potrebbero non consentire adeguata spiegazione e riscontro, riepilogare i principali settori nei quali si svolge la gestione del verde pubblico a Lamezia:
-parchi urbani Impastato, Mastroianni e XXV Aprile;
– verde pubblico e decoro urbano;
– boschi litoranei, aree alta frequentazione, piccole aree verdi e altri parchi, aree o spazi verdi.
Si premette, altresì, che, per meglio economizzare i costi stante le difficoltà economiche ereditate e l’impossibilità di destinare al verde le risorse che un territorio di 162 Km. quadrati con ampi parchi ed ampi boschi litoranei meriterebbe, si è anche istituito un albo comunale delle associazioni di promozione sociale e ciò con determina del Dirigente del Settore Ambiente n. 35 del 18/05/16.
Orbene, fatte tali doverose premesse, e passando all’analisi oggettiva di atti e costi dei servizi, si può rilevare quanto segue.
a) Con riferimento ai parchi Impastato, Mastroianni e XXV Aprile, il Comune di Lamezia Terme, sotto la vigenza della precedente amministrazione, stante l’impossibilità dell’ente di far fronte direttamente alla gestione e manutenzione per carenza di risorse umane e di mezzi, con delibera di G.C. n. 727 del 29/12/11 ha stabilito di procedere all’affidamento mediante concessione di servizi con relativa gara di appalto che, a seguito del ribasso operato, è stata aggiudicata, per la durata di anni 4, per l’importo di euro 395.500,00, oltre IVA, e cioè per l’importo annuo di euro 98.875,00, oltre IVA, pari dunque ad euro 8.239,58 mensili, oltre IVA, per complessivi euro 10.052,28 mensili. La scadenza di tale concessione era fissata al 02/10/2016.

Relativamente ai detti parchi, alla data dell’intervenuto scioglimento, e dopo la revoca e l’annullamento in autotutela con determina dirigenziale n. 540 del 30/03/17 di precedente determinazione dirigenziale n. 378 del 07/03/17 di indizione di gara di appalto per l’affidamento dei servizi di manutenzione e gestione dei 3 parchi urbani attraverso l’espletamento di procedura negoziata senza preventiva pubblicazione di bando, vi era in itinere deliberazione di Giunta Comunale n. 207 del 06/07/17 con la quale si proponeva al Consiglio Comunale di procedere ad affidare il servizio di gestione e manutenzione degli stessi per la durata di anni 5 mediante concessione di servizi a soggetti terzi aventi diritto per come previsto dagli artt. 164 e ss. D.Lgs. 50/16 selezionando il soggetto gestore mediante procedura aperta da esperire secondo le modalità di legge. Nessuna contestazione è stata mossa su detta deliberazione di G.C. né sulla procedura seguita ed in itinere.
Essendo comunque scaduta il 02/10/16 la precedente concessione, si è medio tempore proceduto con determinazione dirigenziale n. 68 del 04/10/16 ad approvare il piano per l’affidamento per 4 mesi della manutenzione ordinaria dei 3 parchi e ad effettuare la gara sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione con invito di 93 ditte e partecipazione alla gara di 4 di esse ed aggiudicazione in favore della Ares di Basile Silvio con offerta di euro 19.799,10 oltre IVA, pari ad euro 4.949,77 mensili oltre IVA per complessivi euro 6.038,71 mensili, e ciò con decorrenza dal 24/11/16.
Scaduta anche tale aggiudicazione, avvenuta ripetesi tramite il MEPA, all’unico fine sempre perseguito di poter contenere i costi e ciò nell’ambito della miracolosa opera di risanamento complessivo dei conti del Comune meritoriamente portata avanti sin dal giorno dell’insediamento, e sempre in attesa della definizione della procedura di concessione pluriennale di servizi, si procedeva con determina dirigenziale n. 840 del 25/05/17 ad interpellare le Associazioni di Promozione Sociale di cui all’albo regolarmente costituito e, ricevutane la disponibilità di 3, si procedeva ad affidare a ciascuna di esse uno dei parchi per l’importo complessivo di euro 20.000,00, IVA compresa, per mesi 5, con costo per l’ente di euro 4.000,00 complessivi mensili a fronte, quindi, del costo di euro 10.052,28 mensili affrontato nell’ereditato periodo di gestione di concessione di servizi e di euro 6.038,71 nei 4 mesi di gara sul MEPA, con evidente grande risparmio per le casse dell’ente e quindi dei cittadini. Successivamente, le associazioni di promozione sociale che avevano inizialmente manifestato disponibilità per il Parco Mastroianni ed il Parco XXV Aprile rinunciavano a sottoscrivere la convenzione e quindi residuava per l’amministrazione il solo costo di euro 1.500,00 mensili, IVA compresa, per il Parco Impastato e tale manutenzione non era affatto operata dalla Cooperativa alla quale allude a pag. 2 la proposta del Ministro.
Come rilevasi, quindi, dai detti inoppugnabili dati, il costo di gestione e manutenzione dei 3 Parchi è stato, IVA compresa, di euro 10.052,28 mensili sino al settembre 2016 in forza della concessione in essere al momento dell’insediamento della nuova amministrazione, di euro 6.038,71 mensili nel periodo 24/11/16-24/03/17 in forza di procedura RDO sul MEPA e di euro 1.500,00 mensili successivamente ed a tutt’oggi.
Riteniamo che dal punto di vista della gestione di pubbliche risorse l’amministrazione meriterebbe di ricevere plauso e non critica dagli organi dello Stato e ciò per aver ridotto di oltre l’80% i costi di manutenzione e gestione dei 3 parchi cittadini con indiscutibile sollievo per le casse comunali ed in assenza di qualsivoglia ipotetica illegittimità delle procedure seguite.
b) Con riferimento al verde pubblico ed al decoro urbano, settore al quale vi è specifico riferimento del Ministro a pag. 2 della proposta ove si afferma che vi sarebbe stato affidamento di euro 160.000,00 ad una ATI della quale faceva parte la Cooperativa indicata quale “destinataria di più affidamenti e successive proroghe in via esclusiva o in associazione con altre imprese”, si rappresenta sinteticamente quanto segue.
Deve anzitutto osservarsi che la proposta del Ministro lascia intendere che vi sia stato affidamento diretto per l’importo di euro 160.000,00; nulla, in realtà, di più errato!
In vigenza della precedente amministrazione, si procedeva correttamente, con delibera di Giunta Comunale n. 110 del 31/03/15, a formulare atto di indirizzo per l’affidamento del servizio di manutenzione del verde pubblico mediante procedura negoziata da esperire ai sensi dell’art. 5 comma 1 della legge 381/91 tra Cooperative Sociali di tipo B) iscritte all’albo regionale delle cooperative sociali.
Con determina dirigenziale n. 80 del 05/05/15, quindi sempre precedentemente all’entrata in carica dell’attuale amministrazione, veniva indetta la gara d’appalto, approvato il capitolato ed impegnata la somma di euro 200.000,00; quindi, con determina dirigenziale n. 132 del 09/07/15 sono stati approvati i verbali di gara ed affidata all’ATI Eco Sud, Malgrado Tutto e Lamezia Libera l’appalto del servizio di manutenzione verde pubblico al prezzo di euro 159.805,20 oltre IVA al 22% con affidamento provvisorio dal 10/07/15 e successiva sottoscrizione del contratto. Orbene, cosa vi è di emblematico (per usare il medesimo termine adoperato dal Ministro) nel caso di specie? Unicamente la disattenzione della Commissione di Accesso che non ha rilevato che trattavasi di una gara correttamente indetta dall’Amministrazione Speranza e conclusasi con eguale correttezza durante l’Amministrazione Mascaro.
Ultimato il 10/07/16 il detto contratto annuale, stante l’urgenza rappresentata dal periodo estivo ed il mancato espletamento allo stato della nuova gara annuale, si procedeva ad affidare, con determina dirigenziale n. 799 del 22/07/16, il servizio per 3 mesi alla detta ATI per l’importo di euro 39.404,70 oltre IVA al 22%, con piena legittimità del detto atto in quanto inferiore ad euro 40.000,00 ed anche con piccolo risparmio per il Comune rispetto alla somma mensile per la quale vi era stata regolare gara di appalto aggiudicata in favore della medesima ATI. Cosa vi è anche in detta ipotesi di emblematico? Forse la Commissione non sapeva che negli affidamenti diretti l’importo da considerarsi per la valutazione del rispetto della soglia comunitaria è da intendersi esente da IVA?
Si aggiunge per completezza, pur non essendovi contestazione alcuna sul punto, che per la manutenzione del verde pubblico si è poi proceduto con determina n. 1487 del 16/12/16 ad approvare il piano per l’affidamento sempre per 12 mesi e che la gara è avvenuta sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione con invito di 85 ditte e con il criterio del prezzo più basso con aggiudicazione alla migliore offerta presentata pari ad euro 92.755,12 oltre IVA al 22%.
Anche in tale caso, quindi, si è passati da costo di euro 16.246,86 mensili ad euro 9.430,10 mensili, con grande risparmio per la collettività; per meglio comprendere sacrifici e sforzi, si rammenta che per detto settore e per la potatura degli alberi sino al settembre del 2014 era impegnata e liquidata dal Comune in favore della Lamezia Multiservizi che lo gestiva la somma, comprensiva di IVA, pari ad euro 444.000,00 annui, pari quindi al quadruplo di quella sopra evidenziata!
c) Come evidenziato in premessa, la relazione del Prefetto sul tema del verde pubblico parla solo apoditticamente di asserita “mala gestio” senza nulla specificare nel mentre la proposta del Ministro rivolge le sue attenzioni ad una Cooperativa, identificata quale facente parte dell’ATI indicata al punto b), facendo intendere che la medesima svolgerebbe la sua attività per il Comune di Lamezia Terme in un regime di esclusiva in maniera singola o comunque in associazione con altre imprese e richiamando, come visto, le due determine, pienamente legittime, esaminate al detto punto b).

La dichiarazione di sussistenza dell’asserito regime di esclusiva con frazionamento di prestazioni e spese negli anni 2016 e 2017 costituisce affermazione del tutto inveritiera ed è oltremodo ingiusta ed ingenerosa per una Cooperativa che ha svolto e svolge, tuttora, per la Città di Lamezia Terme un servizio meritorio di cura ed abbellimento degli spazi verdi che ha richiamato più volte addirittura la vetrina nazionale, come avvenuto anche in questi giorni.
Se si fosse analizzato con la dovuta attenzione il settore del verde pubblico, e se si fosse accettato l’apporto collaborativo all’attività di indagine invano sollecitato dal Sindaco, si sarebbe accertata la legittimità di ogni atto e si sarebbero rilevati gli altri legittimi affidamenti di spazi verdi, avvenuti anche ad opera della precedente Amministrazione, e ciò affiancati all’iniziativa posta in essere dalla amministrazione Mascaro di invito e sollecito alla sponsorizzazione di detti spazi, con grande beneficio economico per la collettività.
Si ricordano, quindi, con riferimento all’Amministrazione Speranza, i legittimi affidamenti di cui alla delibera di G.C. n. 488 dell’11/12/14 inerente la pineta della Marinella e la realizzazione del progetto “Il Percorso della Salute”, la delibera di G.C. n. 126 del 14/04/15 di approvazione dell’avviso pubblico per l’affidamento del giardino botanico e della pineta siti in Località Dossi Comuni, la delibera di G.C. n. 53 del 18/02/14 per l’affidamento del parco verde “Gancia” (oggi Parco Tramonte-Cristiano), la delibera di G.C. n. 346 del 16/10/14 di affidamento in gestione dell’area verde sita in Via Mattarella, la delibera di G.C. n. 6 del 14/01/15 di concessione di terreno comunale in Località Comuni Condomini, la delibera di G.C. n. 130 del 14/04/15 di affidamento della gestione del bosco litoraneo Ginepri, la delibera di G.C. n. 196 del 13/06/14 di affidamento e gestione del Parco Mitoio, la delibera di G.C. n. 139 del 14/04/15 dell’Orto Botanico in Località Comuni Condomini, la determina n. 68 del 03/02/15 inerente il progetto decoro urbano; con riferimento all’Amministrazione Mascaro la determina dirigenziale n. 739 del 07/03/17 di affidamento del bosco litoraneo Ginepri, la determina dirigenziale n. 127 del 30/01/17 di affidamento di 3 aree verdi a seguito di bando per ricerca sponsor, la determina dirigenziale n. 841 del 25/05/17 di affidamento del progetto aree verdi ad alta frequentazione, la determina dirigenziale n. 935 del 07/09/16 di affidamento di piccole aree verdi e manutenzione di arredo urbano
Tutti i detti atti, molti dei quali riferibili alla pregressa amministrazione ed in parte all’Amministrazione Mascaro, sono pienamente legittimi e consentono la manutenzione di spazi verdi, anche molto estesi, o in maniera del tutto gratuita o con il rimborso di sole spese vive minuziosamente documentate.

Alla luce di quanto esposto, ciò che di certo è indiscutibile è che:
a) gli atti richiamati nella proposta del Ministro sono pienamente legittimi e palesano evidente travisamento dei fatti lasciandosi erroneamente intendere che vi sia stato affidamento di euro 160.000,00 senza pubblica gara (che invece vi è stata ed è stata regolarmente indetta con la precedente amministrazione) nonché successivo affidamento diretto di circa euro 50.000,00 essendosi invece trattato di affidamento, legittimo, di euro 39.404,70 e tra l’altro al soggetto che aveva vinto la precedente gara;
b) non è vero che si sia permesso ad una Cooperativa, come afferma la proposta del Ministro, di essere destinataria di più affidamenti e successive proroghe avendo avuto la predetta Cooperativa unicamente i pagamenti indirizzati all’ATI e relativi all’appalto regolarmente vinto a seguito di gara ed al successivo affidamento di mesi 3 alla detta ATI prima dell’espletamento della nuova gara verde pubblico vinta poi da altri soggetti giuridici; c) vi è stata imponente diminuzione degli impegni di spesa e delle relative liquidazioni con riferimento sia ai parchi, sia al verde urbano e sia in genere all’intero capitolo destinato al verde pubblico e ciò chiaramente è in contrasto sia con asserite illegittimità e sia con eventuale infiltrazione o condizionamento che avrebbe invece indotto ad impegno e liquidazione di maggiori e non certo di minori somme.
GIUSTIZIA SUBITO
LA FASCIA TORNI AL RAPPRESENTANTE DEL POPOLO