Lamezia: Fare Critica il programma di domani

Lamezia Terme – Continuano le attività di Fare Critica, il festival interamente dedicato alla critica teatrale e cinematografica ideato e diretto da Gianlorenzo Franzì, con sede presso il Chiostro di San Domenico di Lamezia Terme (CZ), avviatosi con successo lo scorso 19 febbraio e in svolgimento fino a sabato 23.

La penultima giornata dell’evento inizierà domani alle ore 17:00 in Sala 1 con la proiezione del film La Sirène (1904) del maestro del muto Georges Méliès: opera nota, in particolare, per l’apparizione finale della sirena, ma che risulta degna di interesse anche per la prima parte, ove spiccano le figure dei pesci e lo stesso Méliès nei panni di Nettuno.

A seguire, sarà proiettato l’ultimo lavoro di successo del regista italiano Daniele Luchetti, Io sono Tempesta (2018): film nel quale si mette al centro lo stile di vita – spesso discutibile – che ha segnato il nostro Paese e il suo stesso immaginario nel mondo nell’ultimo ventennio.
A partire dalle ore 19:00 (Sala 2) si susseguiranno gli incontri con alcuni tra gli esponenti più rilevanti della critica cinematografica contemporanea: sarà presente Cristiana Paternò, vicedirettrice del bimestrale 8 ½ e del quotidiano online Cinecittà News (editi da Luce Cinecittà); seguirà l’intervento di Gianluca Pisacane, critico per La Rivista del Cinematografo.

Il momento degli incontri con gli ospiti si concluderà con l’intervento del noto regista Daniele Luchetti (Il portaborse, Mio fratello è figlio unico, Io sono Tempesta), esponente di spicco del cinema italiano più raffinato; seguirà la poliedrica attrice Sabrina Impacciatore, nota al grande pubblico sia per ruoli comici che drammatici (L’ultimo bacio, Manuale d’amore, A casa tutti bene); infine, Alessandro Redaelli, regista, sceneggiatore e montatore talentuoso, autore di numerosi cortometraggi e videoclip per la scena indie.

Scritto e diretto da Redaelli è il documentario d’osservazione che chiuderà la serata – dalle ore 21:00 in Sala 2 – intitolato Funeralopolis – A Suburban Portrait (2018): è la storia di Vash e Felce che, conosciutisi a Bresso grazie al rap e all’esoterismo, fanno musica insieme, consumano droghe e condividono tutto. La macchina da presa di Redaelli li segue ovunque senza remore né censure: il regista finisce così per scalfire, in questa sua notevole opera prima, un ritratto di estrema naturalezza che spinge lo spettatore alla riflessione.