Reggio: Alloggi popolari, tra sistema illegale e necessità di legalità

case-popolari600x400Reggio Calabria – Da anni l’associazione Un Mondo Di Mondi è impegnata nella denuncia del “sistema illegale” che governa il settore degli alloggi popolari, a Reggio come in altri comuni della Calabria. Un sistema illegale che tende ad oscurare la reale funzionalità degli alloggi popolari: garantire il diritto alla casa alle famiglie a basso reddito prive di un alloggio, secondo quanto previsto dalla legge regionale nr 32 del 25 novembre 1996. Altro elemento previsto dalla legge e oscurato nella prassi è il principio del turn-over, secondo il quale l’assegnazione dell’alloggio ai legittimi beneficiari non è permanente ma è strettamente legato alla sussistenza dei requisiti dell’assegnazione. Infatti la legge prevede che l’effettiva permanenza dei requisiti debba essere verificata periodicamente dal Comune. Qualora i requisiti di assegnazione vengano meno, per l’assenza di uno stato di bisogno abitativo o per modifica della residenza, il Comune deve riprendere nella propria disponibilità gli alloggi e provvedere ad assegnarli ad altre famiglie che hanno i requisiti accertati attraverso i bandi o con il meccanismo in deroga (art.31). Da molti anni il Comune di Reggio Calabria non effettua adeguatamente le verifiche sulla permanenza dei requisiti come previsto dalla legge regionale. Questa inefficienza amministrativa alimenta la gestione criminale degli alloggi popolari. Si stima che centinaia di alloggi popolari rimangono nella disponibilità di assegnatari che non hanno più i requisiti di bisogno abitativo, con effetti devastanti per l’intero settore. Gli alloggi infatti non sono abitati o sono utilizzati per altre funzioni, non vengono restituiti al Comune e spesso vengono illegalmente affittati o addirittura venduti. Questi alloggi popolari che vengono utilizzati in modo illegale costituiscono la negazione del diritto alla casa per le numerose famiglie reggine che sono in stato di reale bisogno abitativo, una parte delle quali ha vinto il bando comunale 2005(graduatoria definitiva gennaio 2012) e che attende da anni l’assegnazione.
Di fronte a questo “sistema illegale”, l’associazione “Un Mondo di Mondi” ha chiesto al Comune di Reggio Calabria di provvedere ad effettuare le verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari, come previsto dalla legge regionale, discutendo il tema in Consiglio Comunale e poi chiedendo l’aiuto alla Prefettura per le attività di verifica. La proposta dell’associazione è stata approvata dai capigruppo consiliari e dalla prima commissione consiliare nel mese di giugno 2016. Ma dopo 6 mesi si attende che il tema venga portato in Consiglio comunale e vengano avviate le verifiche.
Emblematico di questa situazione di illegalità tollerata sono i casi, spesso rappresentati sui giornali, di famiglie che, in passato, hanno avuto assegnato un alloggio e che oggi, pur non abitando l’alloggio e non avendo più i requisiti di bisogno abitativo, reclamano il “diritto” di mantenerlo. Quando quest’ alloggio che non dovrebbero avere più assegnato viene occupato abusivamente, queste famiglie protestano dichiarando che gli è stato “negato il diritto alla casa”. Pertanto se la legge facesse il suo corso, la famiglia assegnataria che non abita nell’alloggio e non possiede i requisiti per mantenere l’assegnazione, dovrebbe consegnare l’alloggio o il Comune dovrebbe verificare e poi far decadere l’assegnazione. Le “rivendicazioni del diritto alla casa” da parte delle famiglie assegnatarie ma di fatto prive dei requisiti previsti dalla legge, sono , a nostro parere, l’espressione di una “cultura”, contraria alla legge ma radicata nella comunità, secondo la quale l’alloggio assegnato deve rimanere in maniera permanente all’assegnatario, anche se sono venuti meno i requisiti previsti dalla legge. Questa cultura, di cui anche le istituzioni sono intrise e le influenza nell’applicazione della norma, favorisce il “sistema illegale” negando il diritto all’alloggio a tante famiglie in stato di necessitá. Gli alloggi infatti, spesso, rimangano nella disponibilità degli assegnatari che hanno perso i requisiti quando invece dovrebbero essere assegnati alle famiglie che ne hanno un effettivo bisogno. Naturalmente l’associazione Un mondo Di Mondi da sempre biasima anche l’occupazione abusiva degli alloggi che considera un effetto del “sistema illegale”. Nel caso di occupazioni senza titolo operate da famiglie che si trovano in effettivo stato di bisogno, l’associazione ne comprende le dinamiche, spesso legate a bisogni abitativi impellenti che non trovano risposta nelle istituzioni, ma non li giustifica. L’associazione sostiene che le occupazioni abusive come l’intero “sistema illegale” vadano superate con la piena applicazione della legge vigente.
Pertanto, ancora una volta l’associazione Un mondo Di Mondi chiede che: il comune di Reggio Calabria garantisca l’applicazione piena della legge di settore in modo che gli alloggi popolari vengano assegnati e rimangano nella disponibilità esclusiva delle famiglie che sono in stato di effettivo bisogno; il presidente del Consiglio Comunale Delfino ed i capigruppo portino il tema degli alloggi alla discussione del Consiglio comunale; il sindaco Falcomatà richieda l’aiuto della Prefettura per la realizzazione delle verifiche e nomini nella nuova Giunta un assessore per le politiche della casa ed un dirigente che si occupi del settore in modo esclusivo.
Giacomo Marino – Cristina Delfino – Direttivo Un Mondo di Mondi