Regione: i lavori della Quarta Commissione

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Reggio Calabria – “Apriremo una nuova stagione urbanistica in Calabria che veda al centro il Consiglio regionale e la sua potesta’ legislativa e quindi la necessita’ di migliorare il sistema urbano in chiave sicura e sostenibile”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della quarta Commissione “Assetto ed utilizzazione del territorio e protezione dell’Ambiente” Nicola Irto, aprendo la prima seduta della decima legislatura dell’organismo consiliare. “E’, infatti, sotto gli occhi di tutti – ha proseguito Irto- il fallimento della legge regionale urbanistica a causa anche del rapporto contorto tra Regioni e Amministrazioni comunali, alcune delle quali hanno avviato il processo urbanistico, altre solo in parte, mentre, per altre ancora, le pratiche sono bloccate presso gli uffici della Regione”. Inoltre, la Commissione terra’ una riunione ad hoc sui rifiuti ed un’altra sul dissesto idrogeologico e sara’ presente a Petilia Policastro con una propria delegazione per verificare lo stato dell’arte del Comune che vive una situazione di assoluta emergenza. “Predisporremo anche un ordine del giorno sul rischio idrogeologico quale impegno concreto del Consiglio regionale sulla salvaguardia e valorizzazione del territorio, questioni che vanno oltre la singola realta’ e l’emergenza del momento, interessando tutti comuni calabresi e per questo meritano una discussione ed un coinvolgimento piu’ ampi possibile da parte dell’Assise. La logica che vogliamo seguire – ha detto Irto- e’ quella di interventi strutturali nel contesto di una sana politica di coordinamento per mettere in sicurezza il futuro dei nostri territori e delle nuove generazioni”. Al riguardo, il sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi ha chiesto alla Commissione, che ha operato al completo con i contributi di Domenico Tallini, Giovanni Nucera, Giovanni Arruzzolo, Arturo Bova ed Orlandino Greco, azioni urgenti e la necessita’ che vengano sveltiti i tempi della burocrazia per scongiurare il fatto che altre vite umane siano messe a rischio.
Sul dissesto idrogeologico, l’ing. Domenico Pallaria, direttore generale dei Dipartimenti Ambiente e territorio ed infrastrutture e Lavori pubblici della Regione, ha relazionato sulle azioni avviate per affrontare il dissesto di Petilia Policastro, annunciando un sopralluogo per domani della Protezione civile. Ancora, l’ing. Salvatore Siviglia, segretario generale Autorita’ di bacino della Regione Calabria, ha comunicato che anche Canolo, Comune del reggino, si trova da qualche giorno isolato a seguito di una frana ed ha fornito un dato eloquente: dal 2010 ad oggi, successivamente all’alluvione di Soverato, sono stati spesi oltre 750 milioni di euro per interventi post-emergenza, mentre quelli di programmazione e prevenzione, negli ultimi quindici anni, si fermano a 200 milioni di euro. Al centro dei lavori della seduta, anche la questione rifiuti. Il sindaco di Motta San Giovanni Paolo Lagana’ ha posto l’accento sull’aumento spropositato della tariffa dei rifiuti solidi urbani e l’impossibilita’ di raggiungere la quota di differenziata secondo quanto stabilito dal Piano regionale. Ancora, sulla gestione e sullo smaltimento dei rifiuti, sono stati auditi il presidente Legambiente Calabria Francesco Falcone ed il componente della segreteria nazionale Nuccio Barilla’; tematiche sulle quali, ai fini di un opportuno approfondimento, il presidente Irto ha richiesto il dossier realizzato da Legambiente relativo alle aree a rischio. “La IV Commissione, che oggi ha tra l’altro ascoltato il sindaco Amedeo Nicolazzi sul disastro ambientale di Petilia Policastro, ha iniziato benissimo i propri lavori. Segno che una Commissione cosi’ importante si e’ messa in moto nel migliore dei modi. L’aver programmato – spiega la consigliera regionale Flora Sculco di Calabria in Rete – una visita specifica sui luoghi interessati dalle frane, evidenzia, da parte del presidente Irto e degli altri consiglieri, l’intenzione di dialogare proficuamente con i calabresi. Occorre non lasciare soli gli amministratori comunali e unire le forze, istituzionali e politiche, per indurre Governo e Parlamento ad occuparsi seriamente della Calabria”.