Catanzaro – “L’integrazione in atto tra l’ospedale Pugliese e il policlinico universitario Mater Domini di Catanzaro e’ l’ultimo colpo del potere che conta a danno dell’intera sanita’ calabrese. L’Universita’ Magna Graecia divorera’ il Pugliese in un boccone, ripetendo il copione gia’ visto per la Fondazione Campanella”. Lo dichiarano i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni e Laura Ferrara, che denunciano: “Il rettore Quattrone e i commissari Scura e Urbani, abituati alla colonizzazione delle strutture pubbliche, stanno trasferendo il Pugliese a Germaneto, per cui li’ dovra’ essere il pronto soccorso, ad almeno 30 minuti dal centro di Catanzaro, contro ogni regola e logica d’intervento. Inoltre – proseguono i parlamentari M5s – questa manovra, che al Pugliese prevede lo smantellamento di unita’ operative di peso piuttosto che di rami secchi, nuocera’ anche all’ospedale Ciaccio e ai commercianti dell’area urbana. Soprattutto, essa e’ compiuta con la totale assenza della Regione Calabria, che dovra’ soltanto pagarne i costi, e tramite una finta commissione paritetica, sbilanciata a favore dell’Universita’ di Catanzaro. E’ sorprendente – incalzano i parlamentari M5s – il silenzio assoluto del governatore Oliverio, del sindaco catanzarese Abramo e dei consiglieri comunali alla Sergio Costanzo, che dicono di voler difendere la citta’ dalle spoliazioni, salvo inginocchiarsi al rettore Quattrone e sodali. “el mutismo delle forze politiche – concludono Nesci, Morra, Parentela, Dieni e Ferrara – M5s aveva anticipato da mesi questo epilogo, cioe’ la distruzione del Pugliese a beneficio dell’Universita’. Agiremo con ogni strumento parlamentare, anche nelle sedi giudiziarie, per impedire questo scippo, che aiutera’ i baroni e peggiorera’ i servizi. L’integrazione in questione, infatti, – concludono – non e’ obiettivo del piano di rientro, ma rappresenta l’ennesimo abuso clientelare di Urbani e Scura”.