Lamezia: azienda ospedaliera unica, per Tdm e Css ottima notizia

conf-ospedale-comitatoLamezia Terme – “La notizia è importante. Ieri il Sindaco di Catanzaro, Abramo, d’accordo con il Sindaco di Lamezia, discutendo ad un convegno del Rotary di rilancio dell’area centrale della Calabria e della necessaria sinergia tra le due città, ha parlato per la prima volta della necessità di costituire una azienda unica sanitaria tra gli ospedali di Catanzaro e quello di Lamezia e di distribuire in tal modo a ognuno delle proprie eccellenze. Si tratta della certificazione, proveniente da fonte autorevolissima e non sospetta, che il percorso delineato dal Commissario Scura per costruire l’azienda ospedaliera unica Renato Dulbecco, la scelta cioè di lasciar fuori l’ospedale lametino, è errata e deleteria, perché, svuotando di funzioni e posti letto il nostro ospedale, diventerebbe fonte di spreco di risorse (la nostra splendida e baricentrica struttura) e di un ingiustificabile e gravissimo squilibrio territoriale”. Los tengono in un nota congiunta il Tribunale dei diritti del malato e il Comitato salviamo la sanita’ del lametino che sono “soddisfatti di questa netta presa di posizione dei Sindaci Abramo e Mascaro. E’ quanto andavamo ripetendo – sostengono – da tempo senza trovare ascolto nei nostri massimi rappresentanti politico-istituzionali”.
Ora, per le due associazioni, “è chiaro che non si trattava di fughe in avanti, chiediamo ai nostri parlamentari, ai consiglieri regionali e provinciali, ai rappresentanti locali e provinciali di tutti i partiti, ai sindacati, alle forze economiche e sociali, ad associazioni e movimenti di fare lobby per imporre a Scura il necessario ripensamento”. Comunque avvertono “il tempo stringe, perché Scura ha già inviato il suo progetto al tavolo ministeriale ed ha annunciato di essere pronto ad emanare il decreto già dal prossimo 7 Marzo”. Quindi per il Tribunale dei diritti del malato e il Comitato salviamo la sanita’ del lametino “dobbiamo coralmente ottenere che la Ministra Lorenzin lo faccia riflettere. Che ciò costi un qualche ritardo nel varo dell’azienda unica Renato Dulbecco, non deve essere un problema. Perdere qualche settimana o mese – aggiunge – in più per varare l’unica e migliore scelta possibile si trasformerà in vantaggio per la salute dei cittadini e in un reale risparmio di risorse pubbliche”. E’ l’ora, quindi, concludono di “passare dalle parole ai fatti per evitare che anche questo diventi l’ennesimo dei buoni propositi di cui è lastricata la via dell’inferno”.