Mattarella premia nuovi eroi, “solidarieta’ fa grande Italia”

sergio-mattarella-30Roma – C’e’ un’Italia “capace di grandi cose partendo da semplici gesti”. Sono le parole di Antonio Silvio Calo’, uno dei 18 cittadini insigniti ufficialmente da Sergio Mattarella dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Parole indirizzate al Capo dello Stato e che fanno da sfondo allo spirito con cui il Presidente della Repubblica ha scelto questi ‘nuovi eroi’ per conferire loro un’onorificienza tanto ambita quanto spesso inaspettata. Perche’ tutti i nuovi Cavalieri sono persone poco note alla pubblica opinione, che svolgono la loro opera di solidarieta’ e aiuto all’integrazione senza clamori: “La solidarieta’ rende bello vivere insieme in un Paese e lo rende grande” spiega Sergio Mattarella nel motivare le sue 18 scelte. Non vengono premiati i riflettori accesi ma l’azione concreta e quotidiana, a tratti misconosciuta fino a oggi. “No, proprio non me lo aspettavo, sono rimasto stupito quando mi e’ arrivato il telegramma” assicura Maurizio Fiasco, che studia ogni giorno i danni prodotti da usura e gioco d’azzardo. “Ma sono rimasto colpito dalla conoscenza che il Presidente, la piu’ alta istituzione della Repubblica, ha dei dettagli del nostro impegno. Del gioco d’azzardo ad esempio ha detto che e’ una piaga da denunciare e che bisogna continuare a tenere un faro acceso su questa piaga”, spiega ancora Fiasco. Mattarella lo dice chiaro e tondo ringraziando i 18 Cavalieri: “un Paese diventa una comunita’ se ci sono persone che si rendono conto che possono realizzarsi solo se si realizzano anche gli altri, che sono liberi solo se sono liberi anche gli altri”.

Un modello, quello di questi nuovi eroi, che il Capo dello Stato si dice certo possa essere anche un esempio che “moltiplica l’attitudine della solidarieta’ nel nostro Paese”. Soprattutto in un momento come questo, dopo la strage di Parigi, l’esempio di chi si dedica agli altri e’ di conforto e di sprone. “C’e’ il tentativo di distruggere e rendere infelice la convivenza” denuncia il Capo dello Stato, “l’antidoto e’ la solidarieta’, il contrario dell’egoismo”. “Voi siete di condizioni diverse: docenti, militari, volontari, pubblici ufficiali. Ma tutti con la stessa motivazione: farsi carico dei problemi degli altri”. Tra i 18 nuovi Cavalieri c’e’ infatti Monica Graziana Contraffatto, Caporal maggiore scelto che ha salvato la vita a dei commilitoni in Afghanistan pur essendo ferita. E Sobuj Khalifa, esile cittadino del Bangladesh che si e’ gettato nel Tevere per salvare un donna che stava annegando, pur sapendo che sprovvisto di permesso di soggiorno poteva essere espulso dal Paese. Ma anche suor Michela Marchetti, che dirige un centro antiviolenza a favore di donne e bambini a Crotone. Ed Alganesc Fessaha, italiana di origine eritrea alla guida di una Ong che combatte la tratta dei profughi. “Solidarieta’, altruismo e amore per il prossimo sono i nostri ideali” spiega Alganesc “soprattutto adesso, in questi giorni di paura. Ma noi – afferma – non dobbiamo avere paura, perche’ solo senza paura affrontiamo questo momento difficile. E non dobbiamo avere paura nemmeno dell’Islam: io sono cristiana e ho pregato insieme a loro. Demonizzare l’Islam e’ sbagliato”. E la strada dell’integrazione e’ tutta da percorrere. Ecco allora Benito Ermes Beltrame, maestro in pensione, a novantadue anni ha ripreso in mano l’abbecedario e insegna italiano ai giovani profughi africani. E anche Antonio Silvio Calo’, professore che ha ospitato in casa sua sei profughi giunti a Treviso da Nigeria e Gambia. “Nel silenzio – ha scritto Calo’ a Mattarella – tanti italiani continuano a credere nel proprio Paese e agiscono di conseguenza”. Per questo il Presidente li ha scelti e premiati, ospitandoli al Quirinale per una cerimonia ufficiale di conferimento delle insegne. “Vi ho voluto qui, in questo palazzo di cui sono inquilino, di cui tutti siamo inquilini perche’ cio’ che voi avete fatto e continuerete a fare, insieme ad altri, e’ quel che anima l’edificio del nostro Paese – ha concluso Mattarella – e lo rende davvero un grande Paese”.