SA-RC: Fitto, caro Renzi inaugurazione e’ l’ennesimo bluff

fitto-600x400
Roma – “Caro Renzi, l’inaugurazione della Salerno-Reggio Calabria, e’ l’ennesimo bluff visto l’accantonamento degli ultimi 58 chilometri di tracciato sui 443 totali”. Raffaele Fitto – vicepresidente gruppo europeo Ecr, leader dei Conservatori e Riformisti, promotore della Convenzione Blu – chiama in causa l’ex premier per esprimere le sue perplessita’ sull’opera stradale ‘celebrata’ oggi. “Gia’ perche’ – spiega su Facebook – il progetto originario della autostrada piu’ ‘famosa’ d’Italia prevedeva, anche, l’ammodernamento dei tratti tra Morano Calabro e Firmo (21,5 km), Cosenza e Altilia (26,3 km articolati in origine in tre macrolotti) e Pizzo e Sant’Onofrio (10,8 km). Per questi tratti era, inizialmente, previsto un ammodernamento con interventi impegnativi di demolizione dell’attuale sede stradale e ricostruzione di nuove tratte in variante. Tutto cio’ e’ stato sostituito da un piano pluriennale di manutenzione straordinaria senza cantieri fissi e a basso impatto sulla viabilita’, che non prevede alcuna demolizione del vecchio tracciato ma una semplice ristrutturazione delle carreggiate attuali con impatti positivi limitati per quanto riguarda il miglioramento della viabilita’”. “Gli interventi di manutenzione da realizzarsi nei prossimi cinque anni – prosegue Fitto – saranno: rifacimento della pavimentazione stradale; rimozione delle attuali barriere di sicurezza e posa in opera di nuove barriere metalliche; rifacimento della segnaletica verticale ed orizzontale; installazione di nuove barriere fonoassorbenti e di reti di protezione sui viadotti; adeguamento impianti delle gallerie e nuovi impianti tecnologici; nuovi impianti di illuminazione degli svincoli; incremento delle piazzole di sosta lungo le due carreggiate; restauro dei calcestruzzi ammalorati nelle opere d’arte e nei muri; risanamento degli impalcati dei viadotti. Temo per te , che giornalisti stranieri continueranno a ridere in compagnia di quelli italiani ed insieme a tutti i calabresi purtroppo!”, conclude Fitto.