Sindaco Lamezia: Falvo (Citta’ delle Idee), “Lamezia deve mangiare pane non parole”

Andrea Falvo

Andrea Falvo

di Stefania Cugnetto
– Lamezia Terme- “I cittadini devono capire prima il cosa e il come si possa migliorare, il chi diventa secondario”, così Andrea Falvo, candidato a sindaco di Lamezia, oggi ha risposto alle domande dei giornalisti sulle sempre più confuse primarie. Per il rappresentante di “Città delle Idee” è più importante parlare di fatti concreti e non di “parole vuote”. Dal balletto delle primarie si, primarie no, Falvo si astiene, “io e il mio movimento ragioneremo sul nome che uscirà dal Pd, ci chiederemo se quella persona potrà rappresentare il nostro modo di operare, questo ci interessa”. Andrea Falvo, ha aperto, di fatti, la conferenza stampa parlando delle proposte che il suo movimento ha messo in campo , come il concetto di smart city e l’importanza dei fondi europei “noto con piacere – ha detto- che tanti candidati parlano di smart city e di fondi europei, noi ne parliamo dal 29 dicembre quando ci presentammo alla città, sono felice che adesso se ne parli, questo è già un cambio culturale”. Falvo ha poi lanciato tre iniziative a cui il suo movimento sta lavorando: un convegno, che si terrà sabato 28 marzo presso la sala consiliare dell’ex comune di Sambiase, un workshop, che si terrà l’11 e il 12 Aprile presso i locali dell’ordine dei commercialisti di Lamezia, e la creazione di un sportello, il denominatore comune di queste iniziative è l’utilizzo dei fondi europei.

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Il convegno sarà tenuto da Francesco Tropea “un ragazzo lametino – ha spiegato Falvo- che lavora a Bruxelles, nella sezione dedicata ai fondi per l’agricoltura”, un’ occasione per informare i cittadini delle possibilità di usufruire di fondi diretti ed indiretti; anche il workshop di aprile sarà dedicato alla capacità di usufruire dei fondi europei per “cogliere occasioni troppo spesso sprecate”, ed infine lo Sportello Europa, un servizio che “Città delle Idee” vuole donare alla cittadinanza, mettendo a disposizione tecnici e professionisti “tutti i cittadini potranno prima di tutto informarsi sulle reali opportunità e poi potranno essere seguiti nella fase di azione, ci saranno commercialisti, avvocati e tecnici a disposizione di tutti”. Andrea Falvo ha richiamato l’attenzione più volte sul “voto d’opinione”, “voglio rivolgermi – ha spiegato- alle nuove generazioni, li invito ad un voto consapevole, ad una politica partecipata che smetta di lamentarsi”. Il candidato ha ricordato che non solo il voto di preferenza sul sindaco è importante ma anche la scelta dei consiglieri, dei 24 che siederanno in consiglio, “è troppo facile dare la colpa al singolo, la cittadinanza diede 5 anni fa voto disgiunto, non ci si può solo lamentare dopo”. Falvo, ha anche parlato dei giovani “la parola giovane in Calabria per troppo tempo ha significato incatenato, ma invece giovane vuol dire avere un approccio diverso, cambiare passo”. Ha ricordato anche i suoi avversari: “in campo sono scesi tanti giovani per queste amministrative, ad esempio Gianturco e Chirumbolo, è segno di un cambiamento”.

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“Città delle Idee”, quindi, “parte dalla politica delle piccole cose, – ha aggiunto Falvo- da pochi progetti, come il polo fieristico o un’attenzione alla formazione post-universitaria, non aspettiamo che altre città facciano queste cose, poi sarà troppo tardi”. In conclusione il candidato a sindaco ha risposte a svariate domande dei giornalisti, la maggior parte incentrate sulla vicenda Pd, “Soriero sta facendo un buon lavoro – ha risposto Falvo- sta mettendo in ordine”. “Il nostro movimento- ha aggiunto- ha spostato il metodo democratico delle primarie e qualsiasi nome venga fatto verrà preso in esame con un’assemblea del movimento, non decido solo io, né tanto meno c’è un cerchio magico dietro di me, tutti devono dire la propria opinione”. “Noi siamo aperti alle proposte – ha concluso- ma per le polemiche ed i teatrini vuoti, la porta è quella, Lamezia deve mangiare pane non parole”.