Lamezia: due lametini indagati, bancarotta fraudolenta patrimoniale

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Lamezia Terme – Sarebbero indagati per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale Gianluigi e Fabio Morelli. Lo si apprende da fonti giudiziere. Il sostituto procuratore della Repubblica di Lamezia,  Luigi Maffia, secondo qunato si è appreso, avrebbe  concluso le indagini nei confronti di Gianluigi e Fabio Morelli e di Raffaele Calidonna, ai quali contesterebbe il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, perché in concorso tra di loro – Gianluigi Morelli nella sua qualità di amministratore unico della società SIFO Hospital srl dichiarata fallita dal Tribunale di Lamezia Terme con sentenza del 4 novembre 20I0, Fabio Morelli nella sua qualità di socio della società e Raffaele Calidonna in quella di dipendente e “socio occulto” (qualità nelle quali hanno concorso ai reati di truffa già contestati e quindi all’incameramento fraudolento delle erogazioni di denaro pubblico non impiegato per i fini societari falsamente rappresentati), allo scopo di recare pregiudizio ai creditori e di procurane a sé o ad altri un ingiusto profitto a mezzo di diverse condotte illecite, distraevano, dissipavano o comunque occultavano i beni facenti parte del patrimonio sociale (o comunque distraevano, dissipavano od occultavano i ricavi economici provento dell’alienazione dei beni medesimi)”. Secondo le indagini della Guardia di Finanza del Gruppo di Lamezia Terme, comandato dal Tenente Colonnello Fabio Bianco, condivise dal pubblico ministero Maffia, gli indagati si sarebbero appropriati di proventi di finanziamenti pubblici per un ammontare complessivo di 2.815.105 euro. In sostanza, secondo l’accusa, gli indagati, a mezzo della SIFO Hospital erano riusciti ad ottenere dei contributi per progetti di fatto mai realizzati, distraendo in tutto o in parte le somme ottenute, “in quanto non impiegate nell’azienda secondo la destinazione funzionale dei relativi finanziamenti”.