Lamezia: recapitata lettera minatoria con proiettili
Lamezia Terme – La criminalità lametina torna in azione recapitando lettere minatorie accompagnati dai proiettili. A finire nel mirino della compagnia delle estorsioni un negozio di abbigliamento per donna, al quale hanno, appunto, hanno fatto ritrovare questa mattina davanti alla saracinesca una lettera minatoria con su scritto “metti a posto” e tre proiettili calibro dodici. Un chiaro messaggio che non lascia spazio ad interpretazioni: si tratta di un vero è proprio atto minaccioso volto a costringere il proprietario dell’esercizio commerciale a pagare “la mazzetta” per stare tranquillo e per non subire altri atti intimidatori più gravi. Sulla scena del ritrovamento per i rilievi tecnici e scientifici si sono recati gli uomini della polizia di stato che hanno avviato immediatamente le indagini e sentite le persone offese al fine di individuare una pista che possa condurli alla individuazione dei postini del racket ed al committente della consegna. Al momento dagli investigatori non viene avanzata nessuna ipotesi.
Lamezia Terme – La criminalità lametina torna in azione recapitando lettere minatorie accompagnati dai proiettili. A finire nel mirino della compagnia delle estorsioni un negozio di abbigliamento per donna, al quale hanno, appunto, hanno fatto ritrovare questa mattina davanti alla saracinesca una lettera minatoria con su scritto “metti a posto” e tre proiettili calibro dodici. Un chiaro messaggio che non lascia spazio ad interpretazioni: si tratta di un vero è proprio atto minaccioso volto a costringere il proprietario dell’esercizio commerciale a pagare “la mazzetta” per stare tranquillo e per non subire altri atti intimidatori più gravi. Sulla scena del ritrovamento per i rilievi tecnici e scientifici si sono recati gli uomini della polizia di stato che hanno avviato immediatamente le indagini e sentite le persone offese al fine di individuare una pista che possa condurli alla individuazione dei postini del racket ed al committente della consegna. Al momento dagli investigatori non viene avanzata nessuna ipotesi.
