Lamezia: operazione “Black Out” coinvolti quattro lametini

operazione-black-outLamezia Terme – Tra le 13 persone tratte in arresto questa mattina nell’ambito dell’operazione “Black out” ci sono quattro lametini: sono Fabio Angelo Perri 44 anni, Giuseppe Lucchino 34 anni, Rosario Bandiera, 34 anni, e Giovannino Gallo, 32 anni, ai quali insieme a Franco Carriere, 43 anni, di Cosenza; Francesco Bartucci 44 anni, pure di Cosenza; Silvio Ciardullo, 33 anni, di Cosenza; Daniel Adam 34 anni, di nazionalita’ rumena; Andrei Cotet 35 anni, rumeno; Marcello Munegato 42 anni, di Castiglione Cosentino; Raffaele Carlini di Cosenza 56 anni e Marco Mauro di 32, entrambi cosentini; Francesco Bevilacqua di 23 anni, cosentino, vengono contestati i reati di attivita’ organizzata per il traffico illecito di rifiuti, ricettazione aggravata e associazione per delinquere.
Le misure cautelari sono state emesse a conclusione di un’indagine congiunta di Polizia di Stato e Corpo Forestale dello operazione-black-out3Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, contro un’organizzazione che riciclava rame rubato grazie alla complicita’ di imprenditori del settore che mettevano a disposizione le loro aziende per la ricettazione di metallo di c provenienza furtiva.
La complessa indagine, coordinata dal Procuratore capo Dario Granieri, dal Procuratore aggiunto Marisa Manzini e dai sostituti procuratori Salvatore Di Maio, Domenico Assumma e Domenico Frascino, e’ durata diversi mesi. Secondo gli inquirenti, all’interno delle aziende “Autodemolizioni Franco Carriere srl” e “F.lli Bartucci Snc” di San Pietro in Guarano (cs) , confluivano ingenti quantitativi di cavi in rame rubati a societa’ operanti nel settore energetico, dei trasporti e delle telecomunicazioni, materiale che veniva poi destinato alla ditta Ecotek srl. La refurtiva veniva conferita alle aziende da personaggi, alcuni dei quali destinatari delle misure cautelari, organici all’organizzazione. Il rame, sia “pulito” che bruciato, riciclato e’ stato quantificato dagli investigatori, grazie ad attivita’ di operazione-black-out4videosorveglianza e intercettazioni, in decine di tonnellate.
Il metallo veniva sigillato in containers e sistemato sotto uno strato di pneumatici fuori uso o nascosto all’interno dei veicoli da demolire accatastati all’interno dei piazzali delle aziende per poi essere caricato a bordo di mezzi dove veniva nascosto sotto altri tipi di rifiuti e inviato alla Ecotek che provvedeva a inserire il materiale nel mercato legale. Gli spostamenti, che avvenivano con frequenza, sono stati costantemente monitorati nel tempo dagli investigatori della Polizia di Stato e del Corpo Forestale. Il giro d’affari e’ stato stimato dagli investigatori in oltre 1.500.000 euro. Questa mattina e’ scattato il sequestro di numerosi beni aziendali, dei mezzi utilizzati per il trasporto e sono state eseguite Nel corso delle operazioni sono state eseguite perquisizioni all’interno delle aziende coinvolte.